Quello che siamo abituati a sentire in giro in tv o fra gli amici e, probabilmente, ciò che proviamo noi stessi ogni volta, in merito al Natale e al Capodanno riguarda un momento di gioia e felicità in cui tutti sono anche più buoni. Si rivedono i propri cari, si ritorna a casa se si abita lontano e ci si abbuffa di pietanze gustose e tradizionali, concedendosi qualunque sfizio. Eppure non è per tutto così. Esiste una schiera, purtroppo nemmeno troppo corta legata a coloro che odiano questo momento dell’anno e, anzi stanno proprio male. Senza contare che detestano dover uscire e rimanere per ore alle casse per scegliere degli stupidi regali per gli amici.Ma come mai? A cosa può essere dovuto tutto questo?
I motivi possono essere tanti e possibilmente di natura personale. Ci può essere qualcuno che ha perduto una persona cara in tale periodo o ricorda la fine di una lunga storia d’amore oppure ci può essere una situazione ben più nascosta, magari inconscia. A volte, i momenti festosi in cui si deve sorridere “per forza” o mostrare una gioia quasi esibita, mettono a disagio dei soggetti che, invece, non vogliono sorridere e fare baldoria a comando ma quando lo sentono veramente dentro.
Qualcuno lo ritiene assolutamente un modo falso e poco religioso e tutto votato al consumismo, dove per fare bella figura si devono spendere cifre enormi per il pasto e anche per i cadeau che altrimenti possono essere inutili e criticati. Un’ansia che sale profonda e che fa venire voglia di isolarsi da tutto e da tutti. Forse anche per questo, ogni anno, aumentano i viaggi verso isole tropicali lontani alla ricerca di pace e lontananza fuori da mercatini natalizi, alberi di Natale e parenti impiccioni. Esistono, comunque, ancora tutti quelli che al Natale non rinuncerebbero mai e lo aspettano con un sorriso e tanta gioia nel cuore.