Natale e i buoni sentimenti: se fossero reali?

 

L’aria che pervade il periodo di festa è quella: felicità, sorrisi, parole sussurrate, litigi scongiurati e gentilezze che, di solito, non si concedono a nessuno. Si è vero, a vedere da fuori certe scene non si riesce a credere che non si tratti di una finzione, decisa chissà da chi e perpetrata da anni da mezzo mondo. Eppure anche io, forse presa da questa febbrile attesa verso l’evento più bello dell’anno, non voglio vedere tutto con il solito cinismo e torno a chiedermi se per caso non possa esserci qualcosa di reale in tutto questo. Mi spiego meglio. Il bene e il male sono dentro di noi, dentro tutti e su questo non c’è dubbio. Siamo noi a decidere quale di questi sentimenti far prevalere, non rendendoci conto che i sentimenti positivi, hanno un effetto benefico in generale su tutta la nostra vita.

Ciò che diamo, insomma, ci torna indietro e se per Natale mostriamo apertura verso gli altri, sono parole affettuose e abbracci che riceveremo. Non è detto che stiamo fingendo, quello che è sicuro è che ci stiamo aprendo, che stiamo cambiando il nostro atteggiamento verso il mondo. Peccato che sia solo una cosa momentanea. Ecco che, improvvisamente, ci prendiamo una pausa dai nostri problemi quotidiani: non importa se torneranno con prepotenza dopo le ferie, intanto è un momento di vacanza mentale e certamente ce la meritiamo.

Il consumismo, in questi ultimi decenni c’è stato e non possiamo negarlo, ma io non credo che ciò che pervade l’aria sia poi così fastidioso e ridicolo. Si sceglie di essere pazienti e di godersi ogni attimo, dall’abbuffata all’apertura dei regali. Allora perché negarsi questa emozione? Certo non sarà tutto  rose e fiori, magari dovremmo sederci accanto ad una zia pettegola e chiacchierona, ma è un momento di condivisione e ci passeremo sopra, soprattutto se il suo regalo sarà piuttosto generoso.

Lascia un commento