Natale: i buoni propositi

 

Una delle tradizioni non scritte per il Natale è quella dei buoni propositi e se pensate mi riferisca solo ai bambini, vi sbagliate di grosso. In effetti, rappresenta la fine dell’anno ma anche un momento di grande spiritualità e tutti sono pronti a scommettere che potranno cambiare a partire già dai primi giorni di quello successivo. Che cosa potranno riservare di bello i mesi che verranno? Che cosa bisogna fare per poter godere di tutti i benefici di un nuovo tempo? Di solito, superata la festa, in fondo, tutto torna come prima ma appena si avvicina il 24 dicembre, la speranza di liete novità per la propria vita e quella dei propri cari è molto forte.

Si potrà cercare un nuovo lavoro, formarsi una famiglia e magari tentare di cambiare la propria posizione a livello economico. Certo, sognare non costa nulla, il problema è poi provare davvero a cambiare le cose. Superato il Capodanno, però, di solito, certi slanci tendono a scemare, quasi come se l’energia regalata dalla nascita di Gesù Bambino fosse a tempo. In verità, si tratta di un periodo in cui le ferie aumentano per via dei giorni festivi e, tra una abbuffata e l’altra, c’è anche molto tempo per pensare. Si ragiona sulla propria condizione e, ovviamente, si trovano sempre delle modifiche che porterebbero solo bene.

Non dite che non vi è mai capitato di fronte al presepe o, più comunemente, davanti all’albero di Natale di pregare se non Gesù Bambino almeno il destino perché possa regalarvi momenti magici. Se lo fate costantemente per Natale ancora di più, anche se tutti dovremo provare prima a renderci conto di ciò che abbiamo. Sembra la solita frase retorica, invece è una grande verità. Noi siamo sempre attenti a tutto quello che manca, ma guardare ciò che invece allieta le nostre vite potrebbe regalarci un secondo di vera gioia.

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