Il Natale: il 25 dicembre come significato simbolico

 

Che cos’è il Natale? Io credo che sia molto di più che la sola nascita di Gesù Bambino, seppure si tratti di un evento fondamentale per la vita di ogni fedele. In più rappresenta rinnovamento, luce, voglia di fare e consolazione. Per me, però, l’avvicinarsi del 25 dicembre vuol dire anche altro e non solo speranza. Per me significa apprezzare, imparare, per una volta, a vedere con occhi diversi ciò che si possiede. Quante volte ci siamo ritrovati a renderci conto del valore delle cose e delle persone, quando già avevamo perso tutto? Guardandosi dentro, in un momento di grande spiritualità, invece, certi dettagli non spariscono e ci si accorge che è Natale quando hai ancora accanto una famiglia unita che ti vuole bene.

Quel preciso momento potrebbe non ripetersi e non perché si vuole essere pessimisti. Tutto cambia anche se non ce ne rendiamo conto, a volte in meglio altre in peggio ma la trasformazione è dietro l’angolo anche quella nostra e il Natale è un momento per ritrovarsi e sentire davvero, senza filtri, che piccoli litigi e problemi devono risolversi per vivere serenamente. E’ chiaro che dovremmo sempre essere così, ma se per essere più buoni, disponibili e ricettivi, bisogna aspettare la fine dell’anno, come si suol dire, meglio tardi che mai.

E’ vero, lo so che state pensando che durante le feste di Natale c’è sempre la zia pettegola di turno che dopo mesi, pretende di intromettersi nella vita di tutti, ma potreste scoprire che in fondo vi siete affezionati anche al suo modo scocciante di fare festa agli altri. Il contesto è speciale, tra alberi di Natale, presepe, doni che non aspettano altro che di essere aperti, cibo in quantità e un sorriso sulle labbra di tutti per un momento di condivisione che vale sempre la pena di vivere.

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