Hanno scongiurato più volte la fine del mondo gli esperti, quella tanto paventata da chi crede che il calendario Maya nasconda dei terribili presagi. Eppure ogni volta che una previsione del genere viene fatta, in fondo, anche per scaramanzia, un pò ansiosi ci sentiamo. Se dovesse davvero accadere qualcosa, dove potremmo scappare? Qualcuno dice che bisognerebbe trovarsi lontani dal mare, perché possibili terremoti o sconvolgimenti porterebbero alla formazione di tsunami, ma ovviamente credo si tratti solo di una forma di delirio collettivo che frutta a livello di marketing.
Del tutto tranquilla però non riesco a stare: non si sa mai. Che cosa avevano scoperto davvero i Maya? Erano una civiltà umana o dalle caratteristiche aliene come si vocifera? Come facevano ad avere conoscenze del cielo che ancora oggi sono impossibili? Avranno davvero scoperto qualcosa sul nostro futuro o semplicemente il loro calendario terminava un ciclo il 21 dicembre 2012? E’ proprio questo, infatti, ad aver lasciato il dubbio, perché il loro precisissimo lunario non prosegue: che cosa avranno voluto dire?
La scoperta di recenti nuovi siti, dimostra che nei dipinti si narrava di epoche successive al 2012, ma certo le loro previsioni mettono paura al pari di quelle, dall’aria catastrofica e minacciosa di Nostradamus. Scommetto che in molti preferiranno la montagna e si allontaneranno dalla costa, ma ad averla vinta è soprattutto il turismo in zone come il Messico, dove la loro civiltà si è fortemente sviluppata. Sono in molti a volerne sapere di più, a desiderare di scoprire i siti da loro costruiti e cercare magari qualche indizio che agli altri è sfuggito. Vacanze natalizie messicane? Per molti sarà così e gli alberghi sembrano già essere pieni con molti mesi di anticipo. Scommetto che non succederà nulla e, ancora una volta, ci saremo spaventati per nulla, con tanto, forse troppo, tempo di anticipo.