Natale 2011 in Polonia: tradizioni e presepi

 

Non si parla spesso del Natale in Polonia, che pure è incredibilmente ricco e interessante da scoprire. In questo Natale 2011, per esempio, potrebbe essere molto interessante organizzare un viaggio di questo tipo, temperature permettendo e sperando che i biglietti degli aerei non siano troppo elevati. Il consiglio , in questo caso, è ovviamente quello di cominciare subito a dare una occhiata per tentare di spendere il meno possibile. Da queste parti le feste natalizie hanno inizio con l’apparizione della stella, la notte del 24 dicembre cioè la sera della Vigilia. In trepidante attesa, come sempre sono i bambini che cominciano già dal pomeriggio a guardare il cielo e attendono un minimo bagliore per potersi mettere a tavola e dare inizio alla festa. Non si comincia però immediatamente a mangiare, visto che si fa circolare del pane azzimo in una fetta sottile e detto “opplatek”, raffigurante le immagini di Maria, Giuseppe e di Gesù Bambino. Tutti ne prendono un pezzo e, fino a qualche tempo fa, era abitudine coinvolgere in questo rito pure gli animali della fattoria che potevano gustarne un pò.

La tavola è apparecchiata a festa e sotto la tovaglia, viene inserito un sottile strato di paglia a ricordo del fatto che Gesù nacque povero in una stalla. I più piccoli tirano le pagliuzze aspettando chi prenderà il pezzo più lungo che indica longevità. Oggi alcune tradizioni si sono un pò perse ma in passato le ragazze mettevano il pettine sotto il cuscino la notte di Natale. Durante la notte, colui che nei sogni le avrebbe pettinate, sarebbe diventato il futuro marito.

 

Tra gli invitati, poi, si devono lasciare dei posti liberi perchè potrebbero arrivare da un momento all’altro Maria e Gesù Bambino e dovrebbero essere accolti al meglio. La scena della Natività viene allestita su due piani, su uno scenario portatile detto “szopka”. Se in una parte si nota la grotta di Betlemme, giù sono rappresentati gli eroi nazionali. Da non perdere certamente i presepi di Cracovia che sono esposti pure a Roma. Sono simili a cattedrali e molto ornati. In Polonia, comunqua, probabilmente non c’è niente di più bello dei canti di Natale in particolare i Kolenda che risalgono quasi sempre al periodo barocco. Santo Stefano è il protettore della Polonia e in quel giorno i contadini portano in chiesa l’avena per la benedizione e per lanciarla contro il parroco per una usanza molto antica. Il tutto in attesa dei doni di San Nicola.


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