Natale 2011: la Notte Santa in rima

La Notte Santa, quella in cui si ricorda la nascita di Gesù Bambino è sempre molto attesa anche se, purtroppo, oggi i motivi sono di solito poco religiosi e più consumistici. In ogni famiglia le tradizioni del periodo non mancano e si preparano menù fin troppo abbondanti. Si comincia poi a giocare a carte o a tombola e a mezzanotte i fedeli si recano in chiesa per la funzione religiosa. In ogni caso è per tutti un momento speciale, ancora di più per i più piccoli che attendono l’apertura dei regali tutti abilmente sistemati sotto l’albero. Babbo Natale arriverà anche questa volta o si scorderà? Magari è troppo vecchio per affrontare il viaggio, ma quel che conta è che almeno prenda un sostituto, perchè l’attesa non diventi inutile. Una paura che viene puntualmente annullata dalla gioia per l’arrivo dei doni:

Notte Santa

Mamma, chi é che nella notte canta

questo canto divino?

Caro, è una mamma poveretta e santa

che culla il suo bambino.

Mamma, m’é parso di sentire un suono

come di ciaramella…

Sono  i pastori, mio piccino buono,

che van dietro alla stella..

Mamma, c’é un batter d’ali, un sussurrare

di voci intorno, intorno…

Sono gli angeli discesi ad annunziare

il benedetto giorno.

Mamma, il cielo si schiara e si scolora

come al levar del sole…

Splendono i cuor degli uomini; é l’aurora

del giorno dell’amore.

  Diego Valeri

La messa di mezzanotte

C’era un silenzio

come di attesa

lungo la strada

che andava alla chiesa;

e fredda l’aria

di notte, in quell’ombra

là solitaria.

C’eran le stelle

nel cielo invernale

e un verginale

candore di neve,

ma rado e lieve.

C’era una siepe

nera e stecchita,

parea fiorita

di biancospino.

E mi teneva

-oh,mio sogno lontano-

mia madre per mano.

E nella tepida

chiesa, che incanto!

Fra lumi e un denso

profumo d’incenso

e suono d’organo

e voci di canto,

ecco il Presepe

con te, Bambino.

Pietro Mastri

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