La Notte Santa, quella in cui si ricorda la nascita di Gesù Bambino è sempre molto attesa anche se, purtroppo, oggi i motivi sono di solito poco religiosi e più consumistici. In ogni famiglia le tradizioni del periodo non mancano e si preparano menù fin troppo abbondanti. Si comincia poi a giocare a carte o a tombola e a mezzanotte i fedeli si recano in chiesa per la funzione religiosa. In ogni caso è per tutti un momento speciale, ancora di più per i più piccoli che attendono l’apertura dei regali tutti abilmente sistemati sotto l’albero. Babbo Natale arriverà anche questa volta o si scorderà? Magari è troppo vecchio per affrontare il viaggio, ma quel che conta è che almeno prenda un sostituto, perchè l’attesa non diventi inutile. Una paura che viene puntualmente annullata dalla gioia per l’arrivo dei doni:
Notte Santa
Mamma, chi é che nella notte canta
questo canto divino?
Caro, è una mamma poveretta e santa
che culla il suo bambino.
Mamma, m’é parso di sentire un suono
come di ciaramella…
Sono i pastori, mio piccino buono,
che van dietro alla stella..
Mamma, c’é un batter d’ali, un sussurrare
di voci intorno, intorno…
Sono gli angeli discesi ad annunziare
il benedetto giorno.
Mamma, il cielo si schiara e si scolora
come al levar del sole…
Splendono i cuor degli uomini; é l’aurora
del giorno dell’amore.
Diego Valeri
La messa di mezzanotte
C’era un silenzio
come di attesa
lungo la strada
che andava alla chiesa;
e fredda l’aria
di notte, in quell’ombra
là solitaria.
C’eran le stelle
nel cielo invernale
e un verginale
candore di neve,
ma rado e lieve.
C’era una siepe
nera e stecchita,
parea fiorita
di biancospino.
E mi teneva
-oh,mio sogno lontano-
mia madre per mano.
E nella tepida
chiesa, che incanto!
Fra lumi e un denso
profumo d’incenso
e suono d’organo
e voci di canto,
ecco il Presepe
con te, Bambino.
Pietro Mastri