C’è un tempo per acquistare i regali per i propri cari e un tempo per riceverli. Ecco che se il 24 dicembre si metteranno i doni sotto l’albero e si scarteranno con parenti e qualche volta amici, è ugualmente vero che dopo aver brindato al nuovo anno giungerà un’altra festività altrettanto gradita ai bambini. Parliamo del sei gennaio, l’Epifania, il giorno della Befana. Meno famosa di Babbo Natale, non arriva su una sontuosa slitta, ma a cavallo di una scopa e vestita di stracci, pronta a regalare dolcetti ai più piccoli che si sono comportati bene. Per i più capricciosi, invece, ecco del carbone e questo ha fatto di lei una figura piuttosto controversa negli anni attesa e temuta. Il suo aspetto bitorzoluto non l’aiuta molto ma negli anni molte leggende legate alla sua origine l’hanno fatta conoscere meglio e apprezzare per tante sue qualità. Ecco un paio di poesie famose che hanno il medesimo titolo e parlano proprio della protagonista dei primi giorni di gennaio:
E’ arrivata la Befana
E’ arrivata la Befana,
non é quella degli altri anni,
ha mutato vesti e panni
e s’é messa la barbantana.
Regalateci qualcosa
non ci fate più aspettare,
i compagni che sono avanti
ce la vogliono levare.
E arrivata la Befana!
E arrivata la Befana!
Qui giungemmo preparati
con i canti e con i suoni,
gentilissimi signori
a voi tutti siamo grati!
Vi ringrazia la Befana
che l’avete favorita
Dio vi lasci una lunga vita,
buona gente state sana!
E arrivata la Befana!
E arrivata la Befana!
E’ arrivata la Befana!
E’ arrivata la Befana
coi balocchi pei bambini;
rimboccata ha la sottana
ed è scesa nei camini.
Ha trovato scarponcini
e calzini trasparenti,
li ha riempiti con dolcini
per far bimbi assai contenti.
Ogni cosa ha poi lasciato
con sveltezza e cuor contento:
nessun bimbo s’è svegliato
proprio allora in quel momento.
Risalita nei camini
è scappata in grande fretta.
La sognavano i bambini,
quella povera vecchietta!!