Il mistero del Natale

 

Guerra, pace, amore e odio: l’uomo è in grado di provare tante contrastanti emozioni, alcune delle quali persino pericolose. Arriva, poi, il Natale che quasi ovunque porta gioia e serenità e allora si sogna. Si spera in un mondo migliore, si desidera fortemente quel senso di fratellanza e pace che per tutto il resto dell’anno non c’è più. Basta accendere la tv, però, per scoprire che le violenze e le tragedie non sono scomparse come per magia ovunque, mentre si pensa giustamente che basterebbe poco per dare un senso duraturo al Natale. Che cos’è allora questa festa se non una utopia, una contraddizione, il bisogno di staccare la spina e fare reset di pensieri e noie e indossare un sorriso, per alcuni vero, per altri solo di circostanza.

Neve e freddo, camini accesi e parenti che si incontrano e sorridono. Una falsità imbastita di perbenismo o un momento in cui aumenta la pazienza e la voglia di condivisione? Difficile dirlo fino in fondo, anche perché il protagonista oggi è purtroppo il consumismo. La crisi economica forse potrà aiutarci, in questo senso a vedere meglio che cosa è realmente importante, ma per quanto ancora quel misterioso cambiamento che ci interessa a fine anno, non verrà chiamato con il suo giusto nome? E’ l’amore che torna a governare le nostra vite. Quello per chi ci circonda e quello per la vita e, se spesso i dimentichiamo che è il motore della nostra vita, la Natività torna a farcene ricordare.

Il mistero del Natale

La Luce guardò in basso
e vide le Tenebre:
“Là voglio andare”
disse la Luce.

La Pace guardò in basso
e vide la Guerra:
“Là voglio andare”
disse la Pace.

L’Amore guardò in basso
e vide l’Odio:
“Là voglio andare”
disse l’Amore.

Così apparve la Luce
e risplendette.
Così apparve la Pace
e offrì riposo.
Così apparve l’Amore
e portò vita;
questo è il mistero del Natale.

(L. Hausman)

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