La mattina di Natale: silenzio e pace

 

Non so se vi è mai capitato di passeggiare la mattina di Natale, prima di riprendere ad abbuffarsi nel giorno in cui si ricorda la nascita di Gesù Bambino. Le uniche persone che vedrete in giro sono quelle che si stanno recando in chiesa. La pace e il silenzio che regnano sono talmente irreali da riuscire a ricreare una atmosfera davvero unica. In nessun altro momento dell’anno riesco a sentirmi così e certo non mi capita ogni volta di trovarmi fuori in quella precisa mattinata. Neppure il 15 agosto la città appare svuotata e coloro che sono in giro sembrano quasi dei fantasmi.

Certo la sera precedente, praticamente nessuno è andato a letto presto. La maggior parte delle persone, infatti, dopo un cenone lungo ore, hanno iniziato a giocare a carte e a tombola fino a tardi o a discutere e divertirsi con parenti e amici che non vedevano da tempo. E’ arrivata, poi, la mezzanotte e l’inizio dell’apertura e dello scambio dei regali è diventata d’obbligo. Per i piccoli è stato Babbo Natale ad essere così generoso, per i grandi il proprio portafoglio, ma il risultato non cambia: è Natale per tutti e si festeggia al meglio.

In un ambiente in cui tutti vogliono essere felici, anche quando non hanno troppo motivi per esserlo. Ecco che non mancano coloro che, invece, restano in disparte, tristi ed annoiati perché odiano questo clima di consumismo e di eccesso che pervade il periodo. Il risultato è che comunque il giorno successivo tutti dormono fino a tardi, tranne le massaie d’occasione che, avendo tanti invitati a casa, stanno velocemente cercando di preparare quante più pietanze possibile anche se sono piuttosto stanche. Una vera fatica che avrà anche ripercussioni immediate sulla bilancia e sulle proprie tasche, ma che alla fine strapperà un sorriso a tutti per una volta ancora.

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