Lettera a Babbo Natale: se fossimo noi a scriverla?

 

La letterina a Babbo Natale è una tradizione che, giustamente, interessa i più piccoli. Mi stavo chiedendo che cosa potremmo scrivere al simpatico Santa Claus, se fossimo noi a doverla inviare. Più si cresce e più si diventa incontentabili, perciò penso che le richieste potrebbero infastidirlo. Domande impossibili e, più che altro soldi. Qualche volta passioni d’amore e forse viaggi e proprietà. Altro che giochini per ragazzini, anche se oggi con la tecnologia sempre più avanzate il nonnetto ha ben più da spendere. Non sono molti coloro che giocano con bambole e soldatini, forse destinati a sparire per sempre.

Di sicuro in questo anno, in particolare una richiesta che arriverà da molti sarò legata alla tanto paventata profezia Maya, più volte smentita ma comunque temuta. Da Babbo Natale si desidera innanzitutto che anche queste feste passino tranquille e che non si debba risparmiare troppo. In fondo dentro a questa vita dedicata al consumismo, ci siamo fin esageratamente dentro. Inutile per molti lamentarsi di questo, alla fine è difficile rinunciare a tutto quello che abbiamo reso quasi una tradizione in questi anni.

Feste, regali, abbuffate: la nascita di Gesù Bambino resta purtroppo soltanto nello sfondo, superata persino dalla fama di Babbo Natale. La spiritualità annebbiata dai doni, dal possedere degli oggetti: una mancanza che i bambini apprendono presto e non è certo voglia di fare polemica, ma la pura realtà. Babbo Natale dovrebbe, invece, decidere da solo i regali da portarci, sperando che la nostra mente sia pronta ad accettarli. Dovrebbe donarci la consapevolezza delle nostre azioni, la capacità di amare senza riserve e convenienze e l’arte di saperci accontentare. Davvero è più importante quello che si è rispetto a ciò che si possiede, ma se è così facile da imparare questa frase, è fin troppo complessa da capire per tutti noi, anche a Natale.

Lascia un commento