Leggende di Natale per i bambini di tutto il mondo

Oggi è Natale e coloro che non hanno scelto di trascorrere questa importante festa viaggiando, quasi certamente si trovano in famiglia a preparare un pranzo lungo buona parte del pomeriggio e a giocare a tombola o a carte. Ogni Paese ha le sue tradizioni e credenze, anche se alla fine quasi dovunque viene preparato l’albero di Natale e il presepe. Ecco alcune delle leggende più famose, in gran parte legate ai bambini, che attendono l’evento con gioia ed hanno appena ricevuto i doni desiderati da Babbo Natale in persona.

  • In Finlandia, mentre nelle casa impera l’abete ricco di decorazioni e luci colorati intermittenti, è buona norma preparare un secondo alberello all’esterno che non ha solo una funzione di arricchire il proprio prospetto ma è pensato soprattutto per gli uccellini. Si tratta fondamentalmente di un covone di grano legato ad un palo e ricco di semi e in questo modo i volatili ringraziano con un gioioso cinguettio.
  • In Germania, il grano viene disperso sui tetti per ottenere il medesimo effetto nel giorno del 25 dicembre.
  • In Francia, i piccoli sistemano le loro scarpe in modo ordinato, in modo che Gesù di passaggio il 24 dicembre, possa lasciare loro tanti regali. Si accendono pure dei ceppi per riscaldare Gesù Bambino.
  • In Polonia, il 24 dicembre si ricorda la Festa della Stella e fino a quando la prima luce non compare in cielo non si può iniziare a cenare. Il pasto comprende 12 portate e si lascia dello spazio in tavola, per l’arrivo di qualche ospite inatteso.
  • in Spagna la grande festa è il 28 dicembre, perchè arrivano i Re Magi che, a cavallo o su carri sfilano per le città e distribuiscono dolci e caramelle.
  • In Inghilterra è tradizione addobbare un altissimo albero di Natale allestito all’aperto con luci, nastri e ghirlande. Babbo Natale arriva con la sua slitta guidata dalle renne e lascia i doni sotto l’albero. I piccoli, in cambio, preparano del latte e un dolcetto per lui, compresa una carota per la renna.
  • In Grecia, infine, si festeggia tra canti e musiche di tamburelli e triangoli.

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