La lettera a Babbo Natale di Mark Twain, seconda parte

 

Abbiamo già iniziato a leggere insieme la lettera a Babbo Natale di Mark Twain. Cosa continuerà mai a scrivere l’autore? Scopriamolo insieme:

La lettera a Babbo Natale

 

Gli altri potranno parlare se lo vogliono, fino a quando non sentiranno i miei passi nell’ingresso. Allora dovrai dire loro di stare in silenzio per un po’ fintanto che io risalgo su per il camino. Forse tu non sentirai affatto i miei passi e allora potrai andare ogni tanto a sbirciare attraverso la porta della sala da pranzo e poco dopo vedrai la cosa che desideri sotto il pianoforte nel salone, perché lo metterò lì. Se dovessi lasciare della neve nell’ingresso, dì a George di spazzarla nel caminetto, perché io non ho tempo per queste cose. George non dovrà usare una scopa ma uno straccio, altrimenti un giorno o l’altro morirà. Dovrai sorvegliare George e non permettergli di mettersi in pericolo. Se i miei stivali dovessero lasciare una macchia sul marmo, George non dovrà strofinarla via con la pomice. Lasciatela lì per sempre in ricordo della mia visita; e ogni volta che la guarderai o la mostrerai a qualcuno, ti farà ricordare di essere una brava ragazzina. Ogni volta che sarai disubbidiente e qualcuno indicherà il segno che lo stivale del buon vecchio Babbo Natale ha lasciato sul marmo, che cosa dirai, tesoruccio?

Arrivederci per pochi minuti, il tempo di scendere sul mondo e suonare il campanello della porta della cucina.

Il tuo caro Babbo Natale
che le persone talvolta chiamano “L’uomo nella Luna”

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