La leggenda del vischio

Le leggende sono da sempre qualcosa di interessante e misterioso.Quelle sul Natale sono numerose ma una su tutte sembra colpire maggiormente.

La nascita del vischio.

C’era una volta, in un paese lontano e disperso tra i monti, un vecchio mercante che viveva solo non essendosi mai sposato e senza mai aver avuto nessun vero amico.

Una notte il vecchio mercante si girava e rigirava, senza riuscire a prendere sonno.
Usci’ di casa e vide una grande folla che si dirigeva in file compatte verso lo stesso luogo.
Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levo’: – Fratello, – gli gridarono – non vieni?
Fratello, a me ? Io non ho fratelli ma solo clienti e nemici.
Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero. Ma dove andavano? Si mosse un po’ curioso. Si uni’ a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello.
Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender piu’ caro.
E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare qualcosa.
No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco senza problemi. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa da donare. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivo’ alla grotta insieme con gli altri; s’inginocchio insieme agli altri.
– Signore, – esclamo’ – ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E comincio’ a piangere. Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuo’ a piangere, e il suo cuore cambio’.
Alla prima luce dell’alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline.
Era nato il vischio.

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