La Befana di Guido Gozzano: poesia per il sei gennaio

 

Dicono che per il sei gennaio ormai in arrivo il tempo sarà bello e solo dopo tornerà il freddo. In particolare al sud ci sarà il sole alto nel cielo e, dopo tanti anni, non batteremo i denti in questi primi giorni di gennaio. Per troppi bambini sarà tempo di ricevere qualche dono, soprattutto dolcetti e per i più discoli arriverà il carbone. Questa “minaccia” ha reso la Befana sempre un pò temibile e non sono pochi i piccoli che preferiscono il più famoso e sorridente “collega” Babbo Natale. In più questo giorno segna anche la fine delle feste natalizie e il momento di tornare a scuola per loro e a lavoro per gli adulti. Ecco perché raramente si riesce a goderlo al meglio. Ecco una delle tante poesie a tema, comunque, che la celebrano. La Befana di Guido Gozzano è famosa e storica come poesia e noi ve la riportiamo:

La Befana

Guido Gozzano

Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati

a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.

Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino

alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.

Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.

Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi

degli angeli festanti
ne’ lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita

nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.

 

Voi come vi siete comportati? Vi perdonerà o vi porterà tanto carbone? Aspettate poche ore e lo saprete, ma magari cercate di non fare i discoli e recuperare.

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