Tra le tante leggende natalizie, grandi e piccini di solito ne ricordano una particolarmente nota quanto intensa e legata al periodo di festa. E’ la storia del pettirosso, un uccellino che ormai raramente riusciamo a vedere, ma splendido per il suo piumaggio sfumato dai colori. Ebbene anche questa piccola creatura, ha il suo ruolo alla fine dell’anno che è giusto ricordare, almeno secondo quello che si narra da generazioni.
Si dice che un minuscolo volatile di colore marrone si trovasse nella stalla di Betlemme dopo la nascita di Gesù Bambino. In questo senso la divideva con la Sacra Famiglia, godendosi in talmodo tutta l’atmosfera Santa e festosa che si respirava dopo il lieto evento. In più di notte, mentre tutti dormivano, il piccolo essere vivente sentiva freddo ed è così che decise di scendere verso il fuoco che aveva appena notato e che stava per spegnersi.
Si rese conto che il suo compito, sia per riscaldarsi che per non far sentire freddo al neonato, doveva essere quello di mantanerlo vivo, ma come poteva con le sue minuscole dimensioni? Non si perse certo d’animo e spostandosi dal suo nido sicuro, giunse verso le braci ancora incandescenti e alla fine la sua grande volontà gli permise di raggiungere il suo intento e cioè quello di far elevare la fiamma.Così, per tenere caldo il bimbo, volò verso le braci e tenne il fuoco vivo muovendo le ali per tutta la notte. Certo questa sua buona azione non fu priva di fatica e mentre la Sacra Famiglai dormiva beata e al calduccio, l’uccellino si affannava affinchè tutto fosse perfeto, con la consolazione che però in questo modo non aveva il tempo di sentire freddo. Il mattino seguente arrivò e l’uccellino sfinito riceveto un premio indimenticabile che si può notare ancora oggi. Fu ringraziato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per Gesù Bambino.