E’ stato uno dei religiosi più importanti in tema di cambiamento del cattolicesimo nella seconda meta del Novecento e ci ha lasciato un segno del suo Natale, della sua concezione della nascita di Gesù Bambino e del grande sentimento d’amore che regala questo periodo di festa. Non solo regali natalizi o alberi di Natale, ma anche tanta gioia e serenità per tutti come dicono i suoi versi:
stato unreligioso e poeta italiano dell’Ordine dei Servi di Maria[1]; è stato uno dei più rappresentativi esponenti del cambiamento del cattolicesimo della seconda metà del ‘900, il che gli è valso da alcuni il titolo di “coscien
La nascita di Gesù
Se in te semplicità non fosse, come
T’accadrebbe il miracolo
di questa notte lucente? Quel Dio,
vedi, che sopra i popoli tuonava
si fa mansueto e viene al mondo in te.
Più grande forse lo avevi pensato?
Se mediti grandezza: ogni misura umana
dritto attraversa ed annienta
l’inflessibile fato di lui. Simili
vie neppure le stelle
hanno. Son grandi, vedi, questi re;
e tesori, i più grandi agli occhi loro,
al tuo grembo dinanzi essi trascinano.
Tu meravigli forse a tanto dono:
ma fra le pieghe del tuo panno guarda,
come ogni cosa Egli sorpassi già.
Tutta l’ambra imbarcata dalle terre più remote,
i gioielli aurei, gli aromi
che penetrano i sensi conturbanti:
tutto questo non era che fuggevole
brevità: d’essi, poi, ci si ravvede;
ma è gioia – vedrai – ciò che Egli dà.
(David Turoldo)
Mentre il silenzio fasciava la terra
Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più’ alto silenzio.
La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio e’ più fondo.
E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest’unico Verbo
che ora parla con voce di uomo.
A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell’uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l’amore che canta in silenzio
(David Turoldo)