I re Magi: da dove deriva il loro nome?

Sin da piccoli la parola Re Magi può affascinare e colpire, ma di sicuro incuriosisce non poco. Che cosa significa questo termine? Perchè si chiamano così? In effetti il termine “mago” non dobbiamo accostarlo al significato attuale, visto che deriva dal greco ‘magoi’ e si riferisce soprattutto ai membri di una casta sacerdotale persiana e qualche tempo dopo pure babilonese. Queste persone erano fortemente interessate all’astronomia e all’astrologia. Insomma si potevano considerare moderni studiosi di fenomeni celesti che, del resto, molti anni fa, non erano meno bravi di adesso e anzi stupivano parecchio visto che non avevano mezzi a disposizione.

Seguendo l’antica tradizione persiana, si può dire che i Magi erano fedelissimi discepoli di Zoroastro e seguivano alla lettera la sua dottrina . In più erano personaggi di spicco nella società ed infatti erano protagonisti pure della vita religiosa e politica dell’epoca. L’idea di fondo era che il tempo si rinnova ciclicamente e conduce al mazdeismo (religione della Persia preislamica) alla costante attesa dell’arrivo divino. Esso sarebbe nato da una vergine discendente da Zarathustra, sarebbe risorto e avrebbe condotto gli umani verso l’immortalità.

I Magi potevano provenire dalla Babilonia, dalla Siria o dalla Media, ma gli studi sono tutt’ora in corso. Secondo Erodoto, in particolare,  appartenevano ad una delle sei tribù della Media ed esercitavano molta importanza a corte.  Fondamentalmente erano sacerdoti ma venivano considerati pure astrologi, indovini, filosofi. Quello che resta a chi ogni anno li inserisce nel presepe con i loro doni per Gesù Bambino, oro, incenso e mirra è un profondo senso di ammirazione per questi re che si chiamavano Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Puntuali come sempre poco prima del Natale, iniziano il loro viaggio accompagnati da una luminosa stella e alla fine riescono a vedere la grotta con il neonato divino. Nessuno dimentica mai di inserirli nella propria ricostruzione della Natività e alcuni giorno dopo giorno li avvicinano alla meta, segnandone il cammino.

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