“Dopo il sei gennaio penserò alla dieta”, una frase che diciamo tutti ogni anno. Del resto non avrebbe senso mortificarci e rinunciare al piacere della tavola nell’unico periodo dell’anno in cui possiamo concedercelo senza sentirci in colpa. Il problema è che, nonostante le abbuffate, dovremmo darci una regolata. Insomma, dovrebbe essere valida la regola di assaggiare tutto con moderazione. Questo invece non lo facciamo mai e dopo una timidezza iniziale ci fiondiamo sul cibo come se non ne avessimo mai visto.
Le conseguenze per chi non è magro o non ha più il metabolismo di una quindicenne sono prevedibili. Mettiamo tutti da due a tre chili in più in una decina di giorni e al ritorno alla vita normale ne sentiamo gli effetti. I buoni propositi alla Vigilia, puntualmente vengono disattesi e poi rientrare nei nostri vestiti e vedere scendere di nuovo l’ago della bilancia può diventare una impresa.
Per la prova costume c’è ancora tempo ma meglio impegnarsi da subito a ritrovare il proprio peso ideale. Parlo anche per me che in un paio di settimane ho fatto davvero un disastro, nonostante non sia un tipo propriamente obeso. Niente verdurine o digiuni comunque, è sempre il caso di evitare le diete esagerate che non solo fanno male ma hanno effetti diversi da quelli esagerati. perdere chili troppo in fretta, quasi sempre significa riprenderli in breve tempo e con gli interessi. Al contrario, chi si limita a tavola, fa sport e una vita sana e scende gradualmente di peso, poi tenderà a stabilizzarsi in questo senso. E’ chiaro che la nostra voglia sarebbe quella di essere perfetti immediatamente, ma meglio evitare e comunque è stato giusto concedersi delle abbuffate tra famiglia e amici e dimenticare per qualche tempo restrizioni fra i fornelli. Da metà gennaio in poi abbiamo tanto tempo e molti buoni propositi per riprenderci.