Che cos’è il Natale?

La sensazione di sentirsi più buoni, più felici e leggeri e la voglia di trascorrere più tempo a dedicarsi ad abbellire la propria casa e ad incontrare le persone più care. Beh, forse non è per tutti proprio così il Natale, se non per convenzione e abitudine, ma di certo questo periodo festoso è più che altro una suggestione, un modo per riprendersi se stessi dopo lunghi mesi già trascorsi dalle ferie. La scelta dei regali, qualcuno anche per se stessi è probabilmente il momento migliore, se non quando ci si accorge di aver speso tutta la tredicesima e poi ci si tuffa nella preparazione della cena della Vigilia e del pranzo del 25 dicembre.

Non prima però di aver addobbato un bellissimo albero di Natale con la gioia di un bambino e arricchendolo di colori e accessori che più sono legati alla nostra personalità. In ogni caso all’esterno tutto ricorda quanto sta per essere rievocato tra manifestazioni a tema, costumi, folclore e celebrazioni religiose e non. L’evento varia da paese a paese, dal punto di vista sociale e religioso ma non lo spirito sempre al massimo della gioia.

Tra i simboli tradizionali del periodo ci sono, ad esempio, l’Albero di Natale, lo Zampone, il Cotechino, il Ceppo di Natale, l’agrifoglio, il vischio, la stella di Natale, lo scambio di doni. Queste usanze erano già presenti nei paesi nordici prima del cristianesimo quindi a volte hanno anche un valore pagano ma divertono e sono diventati una consuetudine. Il Natale non è menzionato nella Bibbia e non se ne ricordano i festeggiamenti, ma ormai chi, a parte qualche scettico, rinuncerebbe a questa festa? Chi resterebbe solo e triste il 25 dicembre magari decidento pure di lavorare come tutti gli altri giorni? Il termine deriva da yul, da cui è stata tratto il termine anglosassone yule che significa appunto Natale.


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