Chi è Babbo Natale?

 

Se ne parla sempre, ma in fondo tutto quello che sappiamo davvero è che è un simpatico vecchietto che, anno dopo anno, a dispetto della sua età, va in giro a portare i doni ai più piccoli. Non teme freddo e gelo e si fa accompagnare dalle sue renne, la cui preferita è Rudolph dal naso rosso. Ha sempre lo stesso vestito che è una tutta rossa con dei pellicciotti bianchi e non dimentica mai di sorridere. Tuttavia scoprire chi è veramente potrebbe risultare interessante e non solo per i più piccoli.

La filastrocca delle renne di Santa Claus

Santa Claus è famoso per i regali che porta ai bambini la notte della Vigilia di Natale, ma probabilmente senza le sue più affidabili aiutanti farebbe poco. Parliamo delle renne, che sono troppo poco celebrate rispetto al loro reale lavoro. Ecco perché esiste una poesia a tema, che in rima le celebra. I bambini devono conoscerle una per una anche perché devono sapere che il 24 dicembre attraversano il mondo anche per far felici loro. Non di rado si parla di quella più vicina a Babbo Natale che è Rudolph, la renna dal naso rosso, ma non è l’unica e tutte insieme permettono di ottenere il risultato che sappiamo bene.

La leggenda cinese del Natale

Il Natale mette d’accordo i cuori di tutto il mondo e da sempre gli artisti sono stati ispirati dalla festa. Sono nate così leggende, poesie, canzoni e chi più ne ha più ne metta e nel tempo sono diventate pure note. Lo stesso vale, ad esempio, per la leggenda della nascita delle stelle, di origine cinese, che è amatissima dai bambini di ogni dove. Se è vero che c’è chi non sopporta il Natale e non vede l’ora che passi, i più restano con un animo sognatore e romantico e in questo periodo sono particolarmente ricettivi a tutte le storie che raccontano dell’amore che muove il mondo e della rinascita, dell’evoluzione che è poi un simbolo della festa. Non esiste una età specifica per appassionarsi alle favole, soprattutto se sono legate alle settimane della fine dell’anno.

L’anatra all’arancia per Natale

 

L’anatra all’arancia è un piatto piuttosto tipico del Natale, soprattutto negli ultimi tempi, anche se la sua tradizione, diciamoci la verità è di derivazione francese. In realtà, questa non è una affermazione esatta, perché se andiamo a cercare le radici del piatto, prima che i cugini d’Oltralpe, siamo stati noi a inventare la pietanza, in particolare si portava in tavola in Toscana, a Firenze. In loco, veniva chiamato  “paparo alla melarancia” fin quando Caterina de Medici lo portò in Francia, quando sposò Enrico II. Per prepararla durante il periodo di festa, ecco cosa vi servirà:

Poesie di Natale facili da imparare per i bambini piccoli

 

Quante volte avete pensato che anche voi volete insegnare ai vostri figli qualche filastrocca, oltre a quelle che imparano già a scuola? Quelle poi sul Natale sono ancora più comuni e facili da ripetere insieme. Non vi abbattete se trovate difficile farli concentrare e rendete loro il compito giocoso: ripetete magari le rime mentre decorate insieme la casa per le feste in arrivo. Ecco alcune filastrocche molto semplici che possono imparare anche i più piccoli:

A Natale ogni filastrocca vale

 

A Natale è tempo di poesie e filastrocche, a scuola e a casa. Se avete dei bambini che frequentano soprattutto l’asilo o comunque sono piuttosto piccoli, vedrete che la maestra non perderà l’occasione per organizzare una recita e insegnare loro delle rime a tema.Una tradizione che non è mai cambiata nel tempo. Le abbiamo studiate noi e anche i nostri genitori e, nei giorni di festa, ripeteranno ad alta voce quello che hanno imparato davanti all’albero di Natale, ben sapendo che in questo modo guadagneranno qualche regalo in più.

Il Natale e l’effetto yoyo

 

Ne avete sentito parlare di certo, soprattutto se avete problemi di linea. Prima delle feste si fa di tutto per raggiungere un aspettp accettabile e con le abbuffate delle feste si finisce per aumentare anche più di prima. Questo continuo sali e scendi della bilancia e del peso, viene appunto detto effetto yoyo e non deve accadere. Significa che stiamo sbagliando qualcosa, che non stiamo seguendo una dieta equilibrata e stiamo solo rallentando il nostro metabolismo con delle diete drastiche.

Finito il Natale, la bilancia sale

 

Il problema è sempre lo stesso: lo dicono tutti che a Natale non si deve pensare alla propria linea e ci si deve rilassare. Il problema è che poi, finite le feste ci si ritrova con l’ago della bilancia che sale oltre ogni misura. In definitiva, il consiglio si prende troppo sul serio.Questo perché se il primo giorno, quello dell’antivigilia cerchiamo di mantenerci e far capire a noi stessi che il nostro stomaco ha una capienza limitata, di fronte alle cose buone poi il discorso cambia. Sembra quasi che ci sia spazio per tutto e in poco tempo, quei due o tre chili di troppo distruggono magari le fatiche di mesi.