Natale: tu quale proverbio conosci?

Girando su internet e affidandosi anche un pò alla memoria, abbiamo rispolverato qualche detto tradizionale del periodo che va dal 24 dicembre, notte della Vigilia, fino all’Epifania. Voi ne conoscete qualcuno? Ne avete pensato degli altri? Scriveteci in modo da rendere più completo il nostro piccolo elenco:

Un vecchio detto per il Natale

Chi non conosce i vecchi detti natalizi, ma anche dedicati al Capodanno e all’Epifania che anziani e anche più giovani ripetono a cadenza annuale e ci fanno ricordare che il periodo di festa è arrivato? Vediamone insieme qualcuno:

Una ninna nanna per la notte di Natale

Forza a dormire, a giocare con i doni ricevuti ci penserete domani!”: la notte di Natale non è mica facile fare addormentare i più piccoli e, quindi, le mamme trascorrono il tempo a sgolarsi. Troppo contenti e distratti da quello che è accaduto nelle ore precedenti non ci prensano proprio a prendere sonno. Forse è più facile, farli coricare con i loro regali vicino e intonare una bella ninna nanna a tema:

Il Natale di Gianni Rodari: rime in festa

Gianni Rodari è uno di quegli autori italiani, che deve avere amato parecchio il Natale, decidendo di dedicare a tale gioiosa festa più di una rima. Noi ne abbiamo selezionato ancora due tra le più note e ve le proponiamo,  per ricordare in rima la nascita di Gesù Bambino, i doni sotto l’albero e l’arrivo di Babbo Natale.

Albero di Natale: naturale o artificiale?

Ogni anno sempre lo stesso dubbio: albero di Natale naturale o artificiale? In questo senso, ci sono i fedelissimi di quello vero che trovano che sia molto più caratteristico e reale, ma il rischio è che a fine festività finisca in un cassonetto e un vegetale che poteva vivere sia inutilmente condannato a morte. Per questo negli ultimi anni ha preso piede l’abitudine di riportarlo al vivaio dove si compra o di affidarlo a speciali operatori che in alcune città di Italia si occupano della raccolta. C’è da dire poi che questo tipo di albero, essendo vivo tende a perdere le tipiche foglie a forma di ago e a sporcare parecchio. In ogni caso si tratta di una scelta legata al proprio personalissimo gusto e alle proprie esigenze.

Natale: se non si festeggiasse più?

Aumentano di anno in anno i cosiddetti scontenti, coloro che non sopportano proprio l’atmosfera natalizia, si deprimono e credono che con tutti i problemi del mondo festeggiare e fingere di essere felici sia una falsità intollerabile. Convinzione pura o atteggiamento, comunque c’è da chiedersi, a parte le ricadute economiche, che succederebbe se non si festeggiasse più il Natale? Per chi come noi lo adora sembra davvero impensabile, eppure cambierebbero molte più cose di quanto ci si possa immaginare.

Buon Natale in tutte le lingue europee

L’Europa a Natale è ancora più unita del solito perchè, ognuno con le proprie tradizioni e credenze, festeggia questa data e Babbo Natale ha davvero tanto da fare per accontentare tutti i bambini. Con i suoi aiutanti, dall’altro lato del mondo trascorre molti mesi a preparare pacco per pacco, possibilmente con dentro tutti i regali che i piccoli hanno sognato se si sono comportanti bene. Lo attenderanno davanti alla finestra, divertendosi con i propri cari o vicino all’albero di Natale. Quest’ultimo non può restare vuoto e solo con luci e addobbi colorati, ma non temete lui prima o poi arriverà. Magari perderà del tempo perchè la strada è tanta e fa freddo, ma non bisogna disperare ce la farà. L’Europa poi gli piace molto con le sue città e paesaggi e quindi la prende un pò come una passeggiata per godersi al massimo lo spettacolo circostante. Ma se per un momento ci trovassimo tutti insieme: un continente in un unico spazio, come faremmo a scambiarci gli auguri. Andiamo a scoprire come si possono pronunciare queste due magiche paroline nelle lingue di tale parte di mondo: