Quando il Natale finisce

 

Il periodo natalizio è una benedizione per tutti in fondo, anche per chi non è particolarmente appassionato alla festa. Questo perché, se in azienda regalano panettoni e prodotti tipici che, all’occorrenza si possono riciclare e portare ad altri, dall’altro c’è qualche giorno in più di ferie. Un pò di relax ci vuole sempre, soprattutto in un periodo di mezzo, in cui sono lontane le vacanze estive e pure quelle invernali. Come tutte le cose, però, ovviamente, questi giorni tendono a finire e allora c’è un pò il magone, perché di ricominciare con la solita vita nessuno ha proprio voglia. Qualcuno riprende subito dopo il 26 dicembre, altri invece sono più fortunati e resteranno a casa fino al due gennaio,  in ogni caso l’unica consolazione che il periodo, quasi sempre, riserva altri giorni feriali da sfruttare prima della Befana.

Poesie di Natale quelle che studiavamo noi: seconda parte

 

Chi non ricorda “Natale” di Giuseppe Ungaretti? Io personalmente l’adoro e la ripeto spesso anche quando non è proprio il 25 dicembre. Se questa per me è la poesia natalizia più famosa, ne ricordo altre che ho letto e studiato a scuola e tra gli autori più prolifici, in questo senso, come non ricordare Umberto Saba e Guido Gozzano?

Natale d’autore: rime famose

Mi chiedo quante maestre fanno ancora studiare ai bambini le poesie d’autore, ancora di più nel periodo natalizio. In fondo, la scuola è cambiata: resistono certe recite a tema, ma rispetto ai nostri tempi il modo di insegnare si è modificato. Questo anche a fronte di una società in continua evoluzione. Eppure come non ricordare le rime famose che troviamo ancora nei nostri vecchi libri ingialliti e che, comunque, fanno sempre parte della nostra cultura? Eccone alcune:

A Natale si accende la speranza

 

E’ vero che il modo di pensare di una intera società ti può influenzare in qualche modo e anche se so bene che non tutti saranno d’accordo, credo che in questo senso l’atmosfera natalizia possa fare molto bene. In un periodo in cui quasi tutti si sentono più buoni e più carichi di voglia di fare, non è raro trovare maggiore energia. E’ vero che c’è pure la tendenza contraria: cioè qualcuno che, piuttosto che rallegrarsi, finisce per deprimersi del tutto, notando consumismo e sorrisi finti. In ogni caso il Natale è il momento in cui si accende la speranza, che qualcosa cambi, che ciò che desideriamo possa avverarsi e che possiamo trovare la forza di ribaltare un destino magari già previsto.

Preghiere di Natale a Gesù piccolino

Dite la verità: quante volte la mamma o anche la maestra, prima del Natale vi hanno chiesto di leggere una poesia per il Bambinello? In quell’occasione, prima avete sbuffato e poi avete pensato che essere più buoni, soprattutto in questi giorni aiuta. Eccone qualcuna che potrebbe tornarvi utile per portarvi avanti e farvi vedere ubbidienti, in attesa di un bel regalone. Attenzione però, sulla religione non si scherza, per cui la vostra preghiera sarà sincera, anche se in fondo fremete in attesa del 24 dicembre:

Il Natale con Jacques Prevert: Paris at night

 

Jacques Prevert fa strettamente parte della cultura francese e personalmente lo adoro. E’ così romantico e nostalgico e, nello stesso tempo, incredibilmente incisivo che ogni suo componimento è rimasto immortale nel tempo. Ha pensato però anche al Natale oltre che all’amore, con una piccola poesie veramente bellissima usata infatti tante volte dai fidanzati innamorati per rendere più incisivo il proprio sentimento per la compagna. E’ difficile che vi sia sfuggita, ma se non la conoscete noi ve la riportiamo con tanto di traduzione e vi suggeriamo magari di allegarla al vostro dono, tanto è sempre bellissima e non rischiate di essere comunque banali. Mi raccomando, però, scrivete in fondo l’autore, non fate finta di averla scritta voi, tanto prima o poi verreste smascherati. Per essere ancora più completi abbiamo inserito il testo pure in inglese, in ricordo di questo grande maestro della rima, di origini francesi.

Poesie sull’Epifania in francese

 

Ricordo con molta nostalgia quando a scuola ci facevano studiare le poesie a tema, non tutte però: alcune certo erano molto noiose e difficili, altre venivano ripetute meccanicamente, ma si creava quella sana competizione tra compagni, soprattutto quando si avvicinavano le feste. Non ricordo mai di aver studiato componimenti in altre lingue, in particolare legate a eventi come il Natale, il Capodanno e la Befana. Mi sarebbe piaciuto divertirmi a tradurle e aver conosciuto qualche rima tipica fuori dai confini nazionali. In questo modo, ho cominciato a cercare e di certo in Francia, le due poesie che vi riportiamo di seguito sono piuttosto note.