La Notte di Natale: dal Vangelo secondo Luca

 

La notte di Natale è una occasione per molti per recarsi in chiesa per la Messa di Mezzanotte. Si ricorda il vero protagonista della festa, colui che al di là di consumismo e tradizioni, ha dato il via all’appuntamento più amato ed emozionante dell’anno. Un incontro religioso che mette allegria, tra canti e colori e non manca ovviamente la lettura del Vangelo. In molti sono stanchi dopo aver mangiato a sazietà ed aperto i regali, ma decidono comunque di ringraziare il Bambinello per i doni di tutti i giorni:

Buon Natale nelle lingue più strane

Come si dice Buon Natale nelle lingue che difficilmente conosciamo o nei dialetti più complessi da imparare? E’ ancora divertente inserire nei propri regali un pensiero e certamente resta originale scrivere questo augurio con un altro idioma. Di sicuro, in alcuni casi, vi sembrerà quasi divertente scoprire che non è affatto immediato augurare una felice festa ai vostri amici. Se da noi, infatti, bastano due parole, provate a guardare in cinese ad esempio o in ceco come dovreste scrivere su un pacchettino. Qualcuno, poi, sembra davvero uno scioglilingua e mentre lo leggiamo ci chiediamo se saremmo mai in grado di imparare a parlare correttamente le lingue che hanno radici del tutto diverse dalle nostre.

I bambini, il Natale e le filastrocche

 

Se le imparano a scuola sono contenti, se proponiamo noi una cosa del genere si annoiano. Certo che i bimbi a volte non sono per niente facili da convincere, ma forse con queste brevi rime, ripetute mentre addobbate la casa a festa per Natale, potreste far loro cambiare idea.

Natale da soli: è davvero così triste?

 

Si fa da sempre un gran parlare sulle festività natalizie che vanno trascorse con i parenti in una delirante allegria, tra abbuffate e regali da scartare. Per questioni lavorative, economiche o per esigenze personali, però, non sempre è così semplice spostarsi e stare tutti insieme, soprattutto se si vive in città lontane. Il Natale da soli è davvero triste? In effetti, senza i propri cari accanto può essere fastidioso, ma dipende sempre dai casi. Restare con i propri compagni di vita e i figli ad aprire i doni, a cucinare e a giocare a tombola, può comunque trasformarsi in una esperienza serena, in vista di altre partenze. Senza contare che non di rado ci sono degli amici soli, che non aspettano altro che un invito di questo genere.

Natale e la nonnina del presepe

 

Quella che sto per raccontarvi sembra una favola, invece è realtà e se non avete sentito parlare di lei, che ormai è vecchissima e non si dedica al presepe, è giusto che vi si racconti di quanto l’amore per il Natale a volte sia forte. La signora Maria, vive in Sicilia e fino a qualche anno fa, era balzata agli onori della cronaca locale per il suo modo particolare e meticoloso di dare vita alla scena della Natività. La sua casa di trova in un dedalo di strade della provincia di Trapani e la zona notte, dove si trova il letto, ha una curiosa forma ad arco. La più classica delle alcove, durante il periodo natalizio, fino ad una decina di anni fa, diventava una vera e propria meta di pellegrinaggio, perché tutti volevano scoprire il suo presepe. Che cosa aveva di speciale?

Ritorno per un dolce Natale di Ada Negri

 

Il Natale ispira tutti e, anche se in molti non sopportano più una festa dove a vincere sembra sempre il consumismo, è il momento in cui ci si sente più elevati spiritualmente e si è ricettivi e sereni. Questo ovviamente fin dove possibile, nel senso che c’è chi ha problemi e dispiaceri così grandi, da non notare ormai quando arriva, ma questo è un altro discorso. Tra i tanti artisti che hanno voluto lasciare a questo periodo i loro scritti, immortalando su di un pezzo di carta uno stato d’animo, c’è anche Ada Negri, con la sua opera a tema: