Siamo giunti alla terza parte del nostro racconto di Dino Ticli, dal titolo E’ Natale. Ecco la prima e la seconda:
Abbiamo già iniziato a raccontarvi E’ Natale, la storia a tema di Dino Ticli. Essendo molto lunga l’abbiamo divisa e questa è la seconda parte:
È Natale! è un racconto di Dino Ticli molto intenso quanto lungo. Noi lo abbiamo diviso in più parti per comodità . Cominciate a leggere con noi la storia:
Ha lasciato molto della sua arte al Natale, Gianni Rodari, ma questo componimento ci era proprio sfuggito. Ecco la Freccia Azzurra dedicata alla Befana:
Natale e racconti: un binomio indissolubile ed infatti noi vi riportiamo molto spesso delle storie a tema di festa. Non bisogna per forza essere dei bambini per ascoltare favole, leggende e storie di speranza che rallegrano il cuore e aiutano a guardare avanti:
Una volta si parlava di pastorelli ora, pur riferendoci ad un passato remoto che, per fortuna non abbiamo conosciuto, i bambini giocano a rievocare dinosauri e mostri mitici, anche nel periodo natalizio. Ecco un racconto moderno per i vostri figli:
I celti usavano molto il vischio che diventava protagonista di pozioni e infusi e così ne sono nate delle leggende a tema. Questa è una di quelle:
Ancora una volta è Dino Buzzati a raccontarci del Natale, anzi per meglio dire del Capodanno. Certo per noi udire la sua voce, il suo piccolo gemito di anno neonato è impossibile per via dei botti tipici e dei fuochi d’artificio, eppure si fa ascoltare da chi può udirlo. In questo modo, secondo l’autore, se vi trovate in una zona isolata dove non arrivano gli strepiti della gente che saluta a modo suo il periodo appena passato, ascolterete un fremito nuovo che forse saprà emozionarvi. Un tempo si rompevano i piatti e le cose vecchie, ora fondamentalmente si sparano a volte delle vere e proprie bombe e quella notte è davvero pericoloso restare fuori. Ogni anno, purtroppo, si registrano tanti, troppi, incidenti. A fine 2011 era stata vietata in molte città questa pratica, ma in pochi l’hanno rispettata e i feriti gravi non sono mancati nemmeno stavolta. Speriamo che presto le cose cambino, affinché tutti possano veramente festeggiare: