L’uccisione di Babbo Natale di Francesco De Gregori: il testo

 

Francesco De Gregori, con la sua arte sopraffina e la capacità di dire tanto sulle sette note e senza offendere, ha scritto anche un pezzo a tema che si intitola “l’uccisione di Babbo Natale“. E’ un brano inserito nell’album Bufalo Bill e non è tra i suoi pezzi scritti più noti. In realtà parla di disillusione, di determinazione e, in questo senso, il periodo festivo è solo un pretesto per colpire, far rendere conto di quale realtà a volte, per fortuna non ci tocca ma c’è. Babbo Natale è stato ammazzato e non esistono più quei sogni scanzonati ma solo un quotidiano non sempre facile da accettare e non certo per tutti. Il 25 dicembre è vivo però per chi sa aspettarlo con pazienza da sempre e non cambia idea con il tempo che passa, ritenendolo sempre il più bel periodo dell’anno.

Babbo Natale non esiste: quando i bambini lo scoprono

Non ricordo bene quando e come l’ho scoperto io, dovevo essere piuttosto piccina, ma sono sicura che alla fine non è stato un trauma. Sono sempre stata piuttosto pratica: l’importante era trovare il dono sotto l’albero, che fossero i miei genitori e i parenti a sistemarlo un quel luogo poco importava. Cosa fare però se i bambini iniziano a sospettare che Santa Claus, in fondo può non esistere? Meglio anticipare i tempi e dire la verità o far finta di nulla? E’ un quesito per niente facile questo, tuttavia di sicuro prima o poi, magari a scuola sapranno davvero come stanno le cose. Certo non si tratta di prenderli in giro, ma è una bella abitudine quella di stimolare la loro fantasia, pensando a questo simpatico vecchietto che porta i doni.

 

La vera storia di Babbo Natale

 

Qualcuno conosce la vera storia di Babbo Natale? No? Allora ecco una favola per bambini a tema, per capire di più su questa misteriosa e simpatica figura:

Natale al freddo, Natale al caldo

 

Si lo so che con la crisi economica, rinunciare alle tanto amate vacanze estive e invernali è necessario, ma sognare non costa nulla, ancora di più in un periodo dell’anno così bello. Immaginate i nostri soliti festeggiamenti natalizi. Per carità, bellissima atmosfera e, a volte, la neve che rende tutto più romantico e poi immaginate di viverlo al caldo il Natale. Con un’altra temperatura completamente, riusciremmo ad amarlo allo stesso modo? Insomma, passata l’euforia del viaggio dall’altro lato del mondo, ci sentiremmo sempre al massimo o il clima è fondamentale per creare la magica suggestione?

Gesù Bambino o Babbo Natale: chi li porta i regali?

 

Sembra una domanda scontata, ma per me non lo era affatto. La mia famiglia era molto religiosa e pur avvicinandomi comunque alla figura del simpatico vecchietto dalla barba bianca e vestito di rosso, metteva sempre al primo posto Gesù Bambino. Era lui che creava la magica atmosfera del periodo con la sua santità e tutti lo festeggiavano. Valutando quanti sforzi facessero i più piccoli per cercare di comportarsi bene e per finire i compiti ed essere promossi, cercava di accontentarli e di far ricevere loro ciò che avevano chiesto. Senza esagerare, però. Le monellerie non erano ammesse e se nel pacco non c’era quelo che si era richiesto, bisognava attendere: c’era stato qualche problema.

Natale in cerca d’amore: 25 dicembre senza fidanzato

Il Natale è più bello quando oltre ai propri cari, si può contare anche su qualcuno accanto. Inutile dirlo che se si aspetta un fidanzato, se si è appena chiusa una storia d’amore o se si sogna un legame serio, il 25 dicembre diventa un misto di angoscia e attesa, che non permette di godersi al massimo l’evento. Chi non ha provato una sensazione del genere almeno una volta nella vita?

Babbo Natale o Mamma Natale?

 

La domanda ha un suo motivo d’essere: non in tutte le famiglie Babbo Natale passa quasi inosservato e i doni vengono posati sotto l’albero, senza riuscire mai a vedere chi li porta. In certe case, è il papà a vestirsi da Santa Claus, cercando di non far scoprire ai piccoli il suo travestimento e in molte altre, addirittura, la mamma. Direi anzi, che le “Mamme Natale” sono in continuo aumento e sono anche molto simpatiche, perché meno pasticcione dei loro “colleghi” uomini.

Decorazioni: quale Babbo Natale?

 

Mia madre aveva trovato tanti piccoli deliziosi Santa Claus, panciuti e con la barba bianca e li aveva messi come decorazione dell’albero di Natale. Il vestito di ognuno di essi era di velluto e come ogni Babbo Natale che si rispetti avevano un sorriso stampato sul piccolo viso. Tuttavia, ogni anno è guerra a chi lo sceglie più bello e, soprattutto più grande e se prima il simpatico vecchietto che porta i doni ai bambini la notte del 24 dicembre rimaneva in casa, pronto a mostrare i suoi cadeaux, da una manciata di anni le cose sono diverse. Babbo Natale resta fuori in balcone e si arrampica perché visto che in pochi possiedono un camino, dovrà pur arrivare all’interno in qualche modo.