31 dicembre
Il vecchio anno
È ormai sul finire
Ha fatto fagotto
E sta per partire
Lo sostituisce un anno bambino,
nuovo di zecca e un po’ birichino.
Tante giornate ancora da venire
Trecentosessanta cinque notti
Per poter dormire.
Un anno carico
Di letizia o di dolore?
Di tristezza, di gioia
O di tanto amore?
Lo sapremo solo l’anno venturo
Non si può prevedere
Cosa cela il futuro.
Ma il nuovo anno
È un bimbo piccino
Con tanta speranza
Nel suo cuoricino.
Auguri di Capodanno
Io credo all’uccellino batticoda:
che ci porti il buon anno.
Scorre liscio su l’umido tappeto
di bruni muschi, alla soglia del mare,
sosta un tratto a beccare, e poi di nuovo
scivola via come una spola, vola,
sparisce in cielo. Neppur ci ha guardati.
Ma è bello, affusolato, grigio e bianco:
porta, certo, il buon anno.