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Capodanno: l’emozione arriva a mezzanotte

 

Vi è mai capitato di sentirvi emozionati a Capodanno, in particolare poco prima che scattasse la mezzanotte? A me succede ogni anno. Sicuramente è una sensazione stupida, ma ho sempre l’impressione, forse troppo ottimistica, che l’anno successivo mi porterà nuove gioie e tanti momenti da spendere al meglio e non mi sento mai davvero pronta e provare a dedicarmi alle mie successive attività. Altri dodici mesi, l’immagine di un calendario in bianco tutto da scrivere: che cosa succederà? Allontanate del tutto le nuvole nere delle cose cattive, mi godo la visualizzazione di splendidi viaggi, di interessanti proposte al lavoro, di giorni d’amore felici. Almeno queste è la mia speranza.

In questo modo, mentre tutti si preparano a stappare la bottiglia, compito che a me non è mai toccato anche perché non richiesto da parte mia, io volo lontano con la mente e si innalza una sorta di preghiera, per la mia famiglia e per tutto quello che mi ruota intorno e a cui tengo. Fino ad oggi ha funzionato: i problemi non sono mancati, ma nemmeno attimi di felicità intensa e così trascorro ogni 31 dicembre, qualunque sia il mio appuntamento.

 

Stavolta so che l’evento sarà al cardiopalmo. Per la serie non ci credo, ma per sicurezza entro in tensione. Il 31 dicembre del 2012 avremo passati indenni, almeno si spera, il 21 dicembre, fatidica data che qualcuno vuole come la fine del mondo. In realtà, si tratterebbe di una cattiva interpretazione del calendario Maya che proprio in quella data termina un ciclo. E’ chiaro che dietro questo evento c’è tutto un commercio anche abbastanza remunerativo, ma una certa apprensione immagino non manchi con l’avvicinarsi della data.Nella mia vita ne ho sentite di tutti i colori: il mondo sarebbe dovuto finire centinaia di volte e siamo ancora qua, mentre ci prepariamo ad un altro Natale.

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