Capodanno 2013 in Polinesia Francese: un sogno che si realizza

 

Il tipico paesaggio tropicale direte voi, un angolo di paradiso ancora non troppo rovinato dal turismo confermo io. Conosco bene la Polinesia Francese e, fino ad oggi, le poche persone che non hanno apprezzato un viaggio del genere, sono principalmente quelle che amano tirar tardi la sera e detestano la tranquillità eccessiva di un luogo come questo. Il mare è cristallino, le palme sono verdissime e le spiagge chilometriche. Potreste restare tutta la vita a praticare il dolce far niente o avere la fortuna di trascorrere il Capodanno. L’importante è potersi concedere un viaggio del genere, almeno una volta nella vita.

Il turismo ha reso l’area ancora più esclusiva ma fortemente a rischio, tuttavia se scegliete alloggio presso le case dei pescatori, troverete ancora quella atmosfera autentica che immaginate. Questo però non vi farà risparmiare soldi, quello che potrebbe farvi spendere leggermente meno è un last minute che adesso potete cercare ma non illudetevi. La meta è molto ricercata e costosa e comunque per una decina di giorni non spenderete meno di 2500 euro, se non siete davvero bravi. In ogni caso, davvero ne vale la pena. Altra noia, è il tempo di permanenza in aereo: tra scali e volo non giungerete all’aeroporto internazionale di Tahiti prima di 24 ore.

All’aeroporto vi verranno a prendere adornando il vostro collo con una collana di fiori freschi e intonando pezzi tipici con l’ukulele. Per Capodanno all’interno dei resort sono organizzati veglioni ed eventi a festa e non mancano i nostri tipici simboli. Del resto, è alta stagione e tra coloro che possono permetterselo, specie francesi, sono tantissimi coloro che optano per un giro da queste parti. Iniziare l’anno con uno sfondo da cartolina a chi non piacerebbe? Peccato solo che il sogno dura poco e alla fine, tornando a casa, si finisce come me per portare la Polinesia nel cuore.

Lascia un commento