Befana: perché porta i doni?

La leggenda narra che non essendo stata pronta a festeggiare a dovere la nascita di Gesù Bambino, abbia deciso di amare con tutto il cuore, da quel momento, i bambini di ogni parte del mondo. Lasciando stare che la storia non mi convince e che mi suona come il comportamento di chi non vuole sentirsi in colpa, di certo quella della Befana è una figura piuttosto misteriosa. Si aggira nei cieli, probabilmente a bassa quota per portare doni e nessuno la vede mai. Coloro che la incontrano, raccontano di una vecchina dall’aspetto burbero e vestita di stracci. Questo mi fa pensare che non sia nemmeno particolarmente profumata. I suoi regali sono quasi esclusivamente dolcetti e per i monelli, carbone.

Come Babbo Natale, in qualche modo, è in grado di scrutare i bimbi e capire quando si sono comportati molto male ed, infatti, al momento in cui aprirete la vostra calzetta dove lei lascia i doni saprete già cosa trovare. Conoscete già quanti capricci e monellerie avete compiuto durante l’anno, quindi mettetevi il cuore in pace e accettate ciò che vi dona. Al massimo farete meglio l’anno successivo. Non dimenticate, però, di appendere la vostra calzetta sul camino e se non lo avete in casa, bene in vista. E’ chiaro che più grande sarà e maggiori saranno le probabilità di mangiare tante caramelle, ma non esagerate.

Arriverà la notte del 6 gennaio, quando le feste sono finite e voi siete tristi perché sta per ricominciare la scuola con le sue dure e noiose dure lezioni. Non abbattetevi, comunque, non si dimenticherà di voi e almeno aprirete i libri con un bel dolcetto in bocca. Magari riuscirete pure a scoprirla e a strapparle un sorriso o forse resterà sempre quella figura mitica che aspettate senza crederci troppo. Se poi non venisse? Se cambiasse idea? Tranquilli, non succederà.

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