Due figure speciali, ognuna con le sue peculiarità e legate soprattutto al periodo natalizio. Certo la parte della star, diciamoci la verità, spetta sempre a Babbo Natale e non alla Befana, ma per cercare di capire le differenze tra i due, non posso che rifarmi alla mia esperienza personale. Certo sono passati alcuni anni da quanto ero bambina, ma nonostante i tempi siano completamente cambiati e, probabilmente, i piccoli sono meno ingenui di quanto lo eravamo noi, non troppe cose in questo senso si sono modificate. Ecco, quindi, che mi ricordo dell’attesa trepidante del 24 dicembre, dell’emozione legata al momento di scartare i regali e della delusione se, mamma e papà, che rappresentavano per me Santa Claus non mi facevano trovare sotto l’albero di Natale il dono che più mi interessava.
In linea generale, e dopo anni continua ad essere sempre così, la figura della Befana è un pò in secondo piano e tende a mettere in soggezione i piccoli. Su di lei pende una minaccia non da poco. E’ vecchia e vestita di stracci e per quanto sia divertente muoversi a cavallo di una scopa è certamente meno comodo che spostarsi su di una comoda slitta. In più, si dice che punisca i ragazzi capricciosi portando loro soltanto del carbone, mentre ai più virtuosi giungono, magari inseriti dentro ad una calza di lana, dolcetti e piccoli regali. Niente a che vedere con i super doni del più generoso Babbo Natale che ha fatto del sorriso e della simpatia la sua arma vincente.
In più, il sei gennaio è il giorno in cui finiscono le vacanze e questo crea certamente un senso di tensione non indifferente. Probabilmente in una scala di preferenze Babbo Natale vincerebbe all’unanimità, ma non dobbiamo dimenticare che la Befana ama i bambini e seppure meno nota ha tanto lavoro pure lei per riempire le calze di doni e dolciumi vari.