Gruppi appositi su facebook che inneggiano alla sua liberazione, blog a tema e in giro per la rete critiche aspre a chi si ostina, da anni ormai, a piazzare sulle inferriate dei propri balconi il Babbo Natale che si arrampica per portare i doni ai bambini. Un moda che ha avuto inizio circa cinque anni fa e si è diffusa a macchio d’olio in Italia, dopo le prime perplessità iniziali. I primi tempi, addirittura, dato che non erano pochi gli italiani che ne acquistavano uno a grandezza quasi naturale, questo rischiò di essere un grande incoraggiamento per i ladri del periodo natalizio, ma quest’anno sembra che la tendenza cominci a scemare. Albero di Natale e presepe restano i simboli incontrastati per queste feste di fine 2010.
Ancora più duri a morire, ma in fondo divertenti, sono gli amanti delle decorazioni di Natale eccessive da balconi. Insomma, appaiono di buon augurio natalizio le luci intermittenti all’esterno della propria casa e sui balconi, ma l’euforia del periodo convince qualche anziano e, in verità, anche parecchi giovani, ad abbondare così tanto da non far più notare il profilo della casa. Ovviamente ognuno ha il suo modo di vedere il senso del bello ma, in linea di massima, c’è davvero un limite al buon gusto.
Nelle ville più grandi, invece, non sono pochi coloro che ricreano un paesaggio d’altri tempi con tanto di alberi tutti decorati e la scena della Natività. Un caso peculiare, piuttosto noto nella Sicilia occidentale, riguarda un uomo che abita ad Alcamo in provincia di Trapani e che, anno dopo anno, ha acquistato in America, dei pastorelli a grandezza naturale illuminati all’interno. Avvicinarsi alla sua casa, dove in questo periodo una folla si accalca costantemente, significa scorgere da lontano uno spettacolo da fiabe. Tuttavia, ovviamente, non si tratta dell’unico caso. Il Natale è una gioia per tutti ed è un diritto di ognuno esprimerlo come meglio si crede.