Babbo Natale: un anno di preparativi

A volte forse vi siete sorpresi a pensare che vi piacerebbe essere Babbo Natale, anche per un solo anno. Non è affatto facile sapete? Si perché non solo dovete attraversare il mondo intero tra gelo e temperature elevatissime la notte del 24, e questo basta già ad ammalarsi, ma dovete sgobbare senza mai fermarvi per tutti i mesi precedenti. E’ vero, ci sono i folletti che aiutano Santa Claus a preparare i giocattoli per i bambini, ma è sempre lui la mente di tutto e non può permettersi troppo riposo.

Amy Winehouse: un Natale di speranza

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E’ stata presentata nel periodo natalizio la sua canzone postuma dal titolo Our day will come, peccato che il “suo” giorno non sia mai arrivato davvero e questa estate è morta nella più completa solitudine. Come Lucio Dalla e Whitney Houston, era una assoluta artista nonostante avesse solo 27 anni. In molti le hanno dato addosso dicendo che ha buttato la propria vita e probabilmente è così, ma i demoni che tormentano alcune persone non sono comprensibili agli altri. Speriamo che in tutti gli anni che verranno, ogni Natale, sia ricordato anche con questa sua canzone che è molto bella e anche se non sembra proprio pensata per i giorni di festa parla di rinnovamento e nuove emozioni. Allora insomma è perfetta. Amy, ci piace pensare, è un angelo e veglia su tutti, su chi ama la musica e su chi aspetta il Natale per sentirsi più gioioso e felice e per condividere questo stato d’animo con i propri cari. Natale è per chi c’è e per chi c’era e anche per la piccola Amy che con il suo timbro sarà sempre la nostra colonna sonora a tema. Ecco il testo:

Natale: la scopa e la Befana

Gianni Rodari ha scritto moltissimo sul Natale e per non farci mancare nulla, ha pensato pure alla Befana, di solito meno nota. Certo i bambini non si scordano di questa vecchina tanto buona in fondo, che porta i regali a cavallo di una scopa vestita di stracci. Certo però il suo ruolo è meno da protagonista rispetto a quello di Babbo Natale:

Il primo Natale con la neve

 

Non vengo certo dal Nord e la neve, per me, è sempre stata rara almeno quanto lo zucchero filato che la mamma non mi comprava per non creare problemi ai miei dentini. Certo a volte capitava ma, insomma, alle fiere non era l’abitudine costante. Torniamo a noi: vivendo al Sud, quel manto bianco lo vedevo veramente di rado, tante volte quanto le dita di una mano avrò notato dei fiocchi ma solo andando alle quote più alte. Una volta però, il 25 dicembre, è stato baciato da questo evento più unico che raro. Quell’anno si festeggiava da noi la nascita di Gesù Bambino e la mamma era indaffarata con i suoi lunghissimi menù.