Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi

 

In effetti non è poi così scontato, perché nel mio caso, molto spesso nel corso della mia vita entrambe le feste le ho trascorse in famiglia. Per partire c’è tempo e anche per il divertimento fuori dalle quattro mura domestiche, ma esigenze e mentalità diverse rendono la mia affermazione certamente opinabile. Di sicuro non ho dubbi sul giorno che amo maggiormente che è proprio il 24 dicembre e, di conseguenza il 25. In quell’occasione e l’ho più volte ripetuto, le emozioni che mi invadono sono molteplici e meravigliose. E’ come tutti gli eventi di una certa importanza la nascita di Gesù Bambino e prevede un periodo precedente fatto di corse frenetiche, di incontri, di scelta di regali fra confusione e casse con file lunghissime. Senza contare il menù da preparare, l’albero di Natale ancora da fare e le decorazioni da sistemare in casa. Eppure tutta questa frenesia è adorabile e sono di certo in molti a pensarla come me, così come ci sono molte persone che sono tristi nel vedere quanto consumismo e materialismo ci può essere dietro a tutte queste azioni. In fondo dovremmo solo festeggiare un evento religioso, ma oggi il Natale è davvero molto di più.

Capodanno: l’emozione arriva a mezzanotte

 

Vi è mai capitato di sentirvi emozionati a Capodanno, in particolare poco prima che scattasse la mezzanotte? A me succede ogni anno. Sicuramente è una sensazione stupida, ma ho sempre l’impressione, forse troppo ottimistica, che l’anno successivo mi porterà nuove gioie e tanti momenti da spendere al meglio e non mi sento mai davvero pronta e provare a dedicarmi alle mie successive attività. Altri dodici mesi, l’immagine di un calendario in bianco tutto da scrivere: che cosa succederà? Allontanate del tutto le nuvole nere delle cose cattive, mi godo la visualizzazione di splendidi viaggi, di interessanti proposte al lavoro, di giorni d’amore felici. Almeno queste è la mia speranza.

YMCA: la canzone di Capodanno

 

Mettiamola come volete, non sarà una canzone prettamente natalizia ma non manca mai a Capodanno. Che sia un veglione o una festa di piazza è sempre presente, si balla in gruppo e fa divertire. Ecco il testo della mitica YMCA:

Canzoni di Capodanno: La Bomba

 

Parola d’ordine: divertimento. Ecco perché per Capodanno sono ammesse soltanto musiche e canzoni ritmate che possano far ballare e dimenticare tutte le noie quotidiane. Ci si avvicina a grandi passi ad un nuovo anno e bisogna cominciare con la gioia nel cuore. Uno dei pezzi che non mancano mai negli ultimi anni ai veglioni o nelle feste di piazza è la Bomba di Ricky Martin. Del resto il cantante latino-americano ne ha scritti di pezzi che fanno scatenare in qualunque occasione. Figuriamoci per la notte più pazza dei dodici mesi. Ecco il testo e la traduzione:

Natale: comprare i regali durante l’anno

 

E’ un trucchetto che conoscono tutti, ma quasi nessuno lo mette in pratica. Il motivo è legato in parte alla pigrizia e alla convinzione che tanto all’arrivo delle feste c’è tempo. Questo è verissimo in effetti, ma pensarci prima permette non solo di poter scegliere senza la ressa degli ultimi giorni dell’anno, ma anche di conservare qualche euro in più nel portafoglio. Che cosa comprare per i propri cari in tempi in cui è meglio non sperperare denaro?

Il Natale, la crisi economica e la fine del mondo

 

Non è ancora Natale, anzi manca piuttosto tanto tempo al ricordo della nascita di Gesù Bambino, ma la paura questa volta è palpabile. A mettere a rischio il periodo più bello dell’anno due insidie, una assolutamente reale, l’altra semplicemente prevista. Da un lato c’è la crisi economica, dall’altro il pericolo che l’interpretazione del calendario Maya possa essere giusta e la fine del mondo sia vicina.

Capodanno: quale vestito mi metto?

 

E’ un dilemma ogni anno ma, inutile dirlo, la risposta dipende soprattutto dal vostro appuntamento. Io personalmente di rado sono andata ai cosiddetti veglioni e, vi dirò la verità, mai per divertirmi. Si perché quando ero più piccola, tra le mie passioni c’era quella del canto e così per qualche anno mi sono esibita, per così dire, anche durante questi eventi. In quel caso il vestito tutto paillettes e scollature era d’obbligo e alla fine, dopo mezzanotte, si finiva per ballare tutti. Ricordo anche la lacca che rendeva i capelli colorati che ci spruzzavamo a vicenda per divertirci e la mattina dopo tornavamo a casa come zombie.