Il Capodanno: una festa natalizia da ricordare

 

Ho un ricordo di un Capodanno in particolare, non che i precedenti e successivi siano stati meno intensi, ma quello a cavallo tra il 1999 e il 2000 è stato davvero sensazionale. Sono sicura che anche voi avete provato emozioni simili alle mie, per questo ho deciso di raccontarvi la mia esperienza che ancora oggi non riesco a scordare. In quel periodo non mancavo mai ai veglioni di fine anno, perché mi dilettavo a cantare. Negli anni precedenti era stato tutto un divertimento, ma questa volta c’era una certa tensione, palpabile nell’aria. Non mancava, infatti, la solita profezia, come quella di quest’anno che porterebbe la firma dei Maya.

La Befana di Giovanni Pascoli

 

Tra i tanti autori che hanno pensato a lei, la Befana, vestita di stracci ma pronta a portare i doni ai bambini, anche Giovanni Pascoli con una splendida poesia:

La mattina di Natale: silenzio e pace

 

Non so se vi è mai capitato di passeggiare la mattina di Natale, prima di riprendere ad abbuffarsi nel giorno in cui si ricorda la nascita di Gesù Bambino. Le uniche persone che vedrete in giro sono quelle che si stanno recando in chiesa. La pace e il silenzio che regnano sono talmente irreali da riuscire a ricreare una atmosfera davvero unica. In nessun altro momento dell’anno riesco a sentirmi così e certo non mi capita ogni volta di trovarmi fuori in quella precisa mattinata. Neppure il 15 agosto la città appare svuotata e coloro che sono in giro sembrano quasi dei fantasmi.