I Re Magi: cosa ne pensano i bambini

 

Oggi sui Re Magi i bambini sono molto più preparati e sin dall’infanzia imparano ad amare quei personaggi disposti a tutto pur di vedere il Bambino Gesù nella grotta e portargli un saluto e i loro doni più preziosi. In fondo, rappresentano una metafora della determinazione, della capacità propria dell’uomo di superare qualunque ostacolo, quando crede fermamente nell’obiettivo da raggiungere. Quando era piccola io, invece, la loro figura era fin troppo secondaria, salvo poi vederli spuntare in primo piano nelle riproduzioni della Natività. Nel presepe figuravano proprio accanto alla scena della grotta con Maria e Giuseppe, il bue e l’asinello e i loro ricchi abiti facevano di certo una sicura impressione di fronte agli stracci di tutti gli altri pastorelli.

Il Natale d’autore: poesie e rime

 

Natale d’autore, una festa che ha emozionato anno dopo anno i talenti più importanti e conosciuti nel mondo. La suggestione della nascita di Gesù bambino, anche se porta ultimamente con sé consumismo ed eccesso è incredibile e tutti, o quasi, ne sono conquistati. C’è chi esprime i propri sentimenti attraverso una rima e chi con un semplice sorriso sulle labbra, ma la parola d’ordine, in questo periodo, è essere felici.

La nascita di Gesù Bambino vista dai più piccoli

 

La nascita di Gesù Bambino in fondo è una metafora. Rappresenta non solo un fatto storico che convenzionalmente cade proprio in questa data, ma un senso di rinascita spirituale che dovrebbe interessare tutti noi. Tuttavia è interessante chiedersi, come vivono l’evento i bambini. Io posso partire dalla mia esperienza che, d’accordo, è piuttosto lontana ma non credo che sia stata troppo diversa. Questo almeno al 99 per cento, perché ho l’impressione che oggi molti ragazzi siano più smaliziati e non vivano in quel mondo fatato e meraviglioso che mi avevano mostrato ai tempi i miei genitori e dove mi piaceva rinchiudermi, quando la realtà era troppo pressante.

Natale: i regali nello sgabuzzino

 

Questa è una storiella di Natale simpatica e divertente che abbiamo trovato in rete. Non è detto che per prepararsi al meglio allo spirito di festa, bisogna attendere il periodo immediatamente precedente al 25 dicembre e alla fine dell’anno. A volta basta anche semplicemente leggere una favola per iniziare un viaggio virtuale nel magico periodo che ricorda la nascita di Gesù Bambino.

I protagonisti del Natale

Quasi come in una recita in teatro, ma dal tema molto più spirituale, sono tanti i protagonisti del Natale, molti dei quali in primo piano anche nel Presepe. Per la precisione ce ne sono alcuni più legati alla tradizione pagana, mentre altri riguardano prettamente quella cristiana. Il Natale ha motivo d’essere per via della nascita di Gesù Bambino che convenzionalmente è legato proprio alla fine dell’anno. In una società consumistica, dove molte tradizioni si vanno via via perdendo, però, il vero leader resta il re dei doni natalizi, colui che la notte del 24 dicembre su una slitta trainata da renne, attraversa tutti i continenti per far felici i più piccoli, Babbo Natale.

I re Magi: cosa si sa di loro?

 

Si parla sempre più spesso dei re Magi e dei grandi sforzi che fecero per poter vedere il Bambino Gesù, che era nato nella grotta di Betlemme  ma, in fondo, cosa sappiamo di loro? Secondo il Vangelo  “i magi per un’altra strada sono ritornati al loro paese” (Mt., 2, 12). Per il resto solo mistero. Le tradizioni legate alla loro vita e alla loro morte si sono modificate nel tempo, ma non ci sono documenti ufficiali che ci parlano di tali personaggi del presepe.

Perché a Natale preferisco la tombola

 

Molti studiosi sono pronti a dire che la maggior parte delle nostre preferenze, e non solo in cucina, sono in fondo legate alla nostra infanzia. Odori, colori, sapori e tendenze ci ricordano qualcosa, quasi certamente di positivo, a cui restiamo a lungo legati, a volte per sempre. Io adoro il Natale e lo immagino come un momento in cui tutto cambia atmosfera e l’aria è gioiosa. Allo stesso modo, se devo giocare con parenti e amici non c’è storia: la tombola per me resta tipica e assolutamente unica. Non mi annoio mai, ma rischio non di rado di essere l’unica.