Il Natale di San Francesco d’Assisi e il Cantico delle Creature

 

 

Il Cantico delle Creature in linea di massima non troppo avrebbe in comune con il Natale se lo intendiamo come una festa dedicata a regali, all’albero natalizio, abbuffate e in generale consumismo. Noi però viviamo questo periodo di festa come rinnovamento, con la gioia nel cuore e attendendo che la nascita di Gesù Bambino ci guidi nel cambiamento. Ecco a voi il testo: 

 

Bon Noel: Buon Natale in musica in francese

 

Il Natale è molto sentito un pò ovunque, anche in Francia eppure raramente ne conosciamo tradizioni e canti. Scopriamo insieme un cantico che racconta il momento della nascita di Gesù Bambino, quando tutto diventa immenso, gli animi si elevano e il Natale esplode in un tripudio di gioia e colori. Tra pranzi e tombole il giorno successivo, il 25 dicembre sarà molto frenetico e rappresenterà l’occasione pe rivedere i propri cari e scambiarsi molti doni sotto l’albero, con la stessa grinta di ogni anno.

La tradizione dell’albero di Natale: storia della sua origine

L’albero di Natale che ha origini pagane, ovviamente, non è sempre stato il simbolo della nascita di Gesù Bambino quasi al pari del presepe e la sua storia è profondamente legata ad un villaggio che si preparava a festeggiare la Vigilia di Natale, cioè il 24 dicembre. In questa occasione, quindi, c’era un ragazzino che si avviò verso il bosco alla ricerca  di un ceppo si quercia da bruciare nel camino, come si usava da quelle parti. Tuttavia, rimase  più del previsto e, arrivato il  buio, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa e qualche timore ovviamente lo colse.

Babbo Natale, ritorna ogni anno il 24 dicembre

 

Non manca mai all’appuntamento questo simpatico nonnetto dalla barba bianca e l’età avanzata e ogni anno fa il giro del mondo per portare ai più piccoli i doni natalizi. Amato e tanto atteso si presenta con renne, carro e tanti doni e in alcuni Paesi europei i più piccoli lasciano anche latte e biscotti per farlo riscaldare. Babbo Natale arriverà anche stavolta, abbiate fede e se vi siete comportati bene non avete nulla da temere. Coni suoi folletti avrà di certo preparato quello che vi serve e osserverà non visto il vostro sorriso quando aprirete il dono. Gianni Rodari che sempre ci fa sognare con le sue rime, anche stavolta ci ha stupito. Ecco quindi che pubblichiamo ancora un’altra sua poesia che ricorda magicamente i momenti di festa e vi farà sentire sempre più gioiosi dei giorni che trascorrerete non solo tra fornelli e parenti noiosi ma anche con un sorriso sincero sulle labbra. Il Natale è un dono e regala a chi lo sa cogliere un attimo di relax dopo tante fatiche durante tutto il resto dell’anno. In famiglia o in viaggio è ciò che sentite dentro che vi guiderà per vivere al meglio il nuovo anno che si avvicina.

Auguri di Natale: come scrivere un messaggio vincente

Potremmo darvi mille buoni consigli, ma in effetti se ci pensate bene e non è una novità, l’arma migliore quando si vuole augurare del bene alle persone che si amano è provare a esprimersi con il cuore. La sincerità paga sempre, per questo non sarebbe particolarmente consigliabile copiare gli auguri di Natale da internet o dalle riviste. Se non siete dei grandi scrittori, di certo avete dei sentimenti forti che saranno la vostra guida e la vostra ispirazione, ma se proprio volete qualche idea ecco che arriviamo noi a fornirvi qualche aiuto. Un messaggio di auguri ben scritto non è troppo lungo ma racchiude in poche parole tutto quello che sperate per la persona cara nell’anno che arriverà, fate sentire che ci tenete e che sperate il meglio per il mittente. No a quelli lunghissimi o alle rime scontate o peggio ancora troppo erudite.

Il costume di Babbo Natale: le origini

Il costume rosso di Babbo Natale è molto tipico e anzi quando pensiamo a questo simpatico vecchietto dall’aria allegra e sorridente su un carro trainato da renne e pieno di regali ecco che ricordiamo subito l’abito dalle accese gradazioni cromatiche e dal pellicciotto bianco ai lati e al collo. Tuttavia ci si chiede se la tradizione in merito a Santa Claus sia stata sempre legata al suo abbigliamento oppure no. Un tempo veniva rappresentato senza troppe peculiarità con capi di diversa gradazione cromatica ma piano piano si decise di dargli una vera identità e fu allora che assunse i caratteri attuali.

Custonaci e il presepe vivente: la storia

 

A Custonaci, in Sicilia, dove dal 1983 viene organizzato ogni anno uno dei più importanti presepi viventi di Italia, 350 attori residenti nella cittadina trapanese si trasformano per l’occasione in attori. L’evento prende vita a partire dalla notte dalla notte del 24 dicembre quando Maria a bordo di un asinello inizia il suo cammino con Giuseppe e si ripropone la storia legata alla ricerca dell’alloggio e della nascita di Gesù Bambino nella stalla. Intorno fiaccole e un lungo corteo. Si attraversa, quindi, un sentiero e si giunge fino a Scurati dove si trova il borgo di vecchie case rurali abbandonate in cui sorge la grotta Mangiapane. Il nome della apertura naturale rocciosa del Paleolitico deriva dalla famiglia che vi abità nell’Ottocento fino alla grande guerra.

Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari

Gianni Rodari ha prodotto molte rime per il periodo natalizio che a noi piace sempre leggere e soprattutto trovare. La poesia che vi proponiamo oggi è tra le più famose ed è dedicata al simbolo del periodo che è l’albero di Natale. Un modo alternativo per far sognare i bambini senza annoiarli. Potrete recitarla insieme a loro durante la preparazione del pranzo del 25 dicembre o mentre addobbate il vostro abete.  Un modo in più per restare allegri, senza stress di regali e traffico e al calduccio della propria casa far cultura ma senza risultare pesanti. Ecco a voi questo bellissimo componimento.