La Befana è una figura legata alla tradizione popolare del Belpaese e anche se è meno celebrata di Babbo Natale è comunque attesa perchè porta dei doni ai più piccoli, almeno a quelli che si sono comportati bene. Tuttavia, poco si dice sul suo arrivo: in che modo entra nelle case dei bimbi da premiare e da “punire” con del carbone? Scende dalle cappe dei camini, un elemento simbolico da sempre perchè rappresenta un punto di comunicazione tra cielo e terra. Persino i regali hanno un significato particolare, perchè quelli graditi riguardano le buone novità, mentre quelli sgraditi comprendono le fatiche del passato che deve cambiare per migliorare le propria posizione.
In effetti, la sua figura preoccupa non poco la maggior parte dei bambini perchè sin da piccoli si è abituati a convivere con la credenza di questo “giudice” che non lascia passare nessun capriccio inosservato. Se a questo si aggiunge l’aspetto fisico di una vecchietta bitorzoluta che si muove vestita di stracci e non è socievole con nessuno, allora di certo la sua immagine crea non poco timore. La mattina del 6 gennaio per la sua festa, dopo aver posizionato delle apposite calze per ricevere eventualmente i suoi dolcetti, si potranno trovare dolci e fichi secchi oppure, nel secondo caso, carbone o anche cipolle, castagne, patate, mele, noci, noccioli e altri prodotti della terra.
Il culto della Befana, in effetti riguarda anche moltissime altre parti del mondo a partire dalla Persia e fino alla Normandia, ma anche la Russia e l’Africa del Nord. Alcuni fanno risalire il suo arrivo alla Dea genitrice primordiale, signora della vita e della morte, della rigenerazione continua e annuale della Natura. Altri, invece, ritengono che si riferisca all’immagine della Dea antenata custode del focolare, luogo sacro della casa ed infatti si sposta proprio a bordo di una scopa.
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