Albero di Natale: palline o decorazioni assortite

 

Ogni volta che arriva Natale me lo chiedo sempre e, del resto, come avere le idee chiare di fronte alle tante possibilità che ormai ci sono in giro? Da sempre un albero di Natale che si rispetti deve essere decorato a dovere: qualcuno prende la neve e la spruzza a lavoro finito, altri invece, i più per la verità, usano delle ghirlande argentate, dorate, bianche o di mille altri colori che dovrebbero avere la medesima funzione, anche se in modo più stilizzato.

Non riesco però a togliermi dalla mente la mia infanzia, quando mi mettevano tanta allegria quegli alberi di Natale “personalizzati” con tante decorazioni diverse. In realtà, sospetto che si trattasse di vecchi oggetti che si conservavano da tempo e che così si impiegavano senza spendere altri soldi per palline nuove di zecca. Il consumismo di oggi non c’era, almeno a questi livelli e comunque si viveva bene lo stesso, forse anche meglio. Noi avevamo, ad esempio, una serie di uccellini di colori diversi e finemente dipinti che sulle ali riprendevano la scena della Natività, ma certamente non bastavano. Allora mettevamo dei fiocchi monocolore, possibilmente rossi o dei piccoli Babbo Natale che, ricordo, avevamo vinto ad una mano fortunata ad una tombola con i regali.

Le palline sono arrivate dopo, di tanti colori ed io era tutta felice di vederle, anche se l’effetto era piuttosto confusionario. Per me però, quelle prime esperienze mi regalano, ancora oggi, la sensazione di un Natale vero, dove le tradizioni vincono sull’acquisto alla moda a tutti i costi. Dove ogni alberello è diverso e diventa un simbolo importante insieme al presepe e la mia mente torna indietro di tanti anni. La sera prima del 24 dicembre, poi, non era raro che mettessi tra i regali una letterina: non era per Babbo Natale, che tanto sapeva già cosa volevo, ma per Gesù Bambino, perché ci proteggesse tutti.

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