Non ricordo bene quando e come l’ho scoperto io, dovevo essere piuttosto piccina, ma sono sicura che alla fine non è stato un trauma. Sono sempre stata piuttosto pratica: l’importante era trovare il dono sotto l’albero, che fossero i miei genitori e i parenti a sistemarlo un quel luogo poco importava. Cosa fare però se i bambini iniziano a sospettare che Santa Claus, in fondo può non esistere? Meglio anticipare i tempi e dire la verità o far finta di nulla? E’ un quesito per niente facile questo, tuttavia di sicuro prima o poi, magari a scuola sapranno davvero come stanno le cose. Certo non si tratta di prenderli in giro, ma è una bella abitudine quella di stimolare la loro fantasia, pensando a questo simpatico vecchietto che porta i doni.
Per la serie non si torna indietro, quando si renderanno conto che nessuno porta i doni in casa interpretando i tuoi desideri se non ti conosce e ti ama, tutto sarà diverso, ma questo non vuol dire che debba per forza trattarsi di un trauma. Per me non è stato così e oggi i ragazzi, distratti da mille cose, sanno certamente riprendersi subito.
Cominceranno a chiedere a questo punto delucidazioni pure sulla Befana e scopriranno che soltanto Gesù Bambino resta il reale protagonista di questa bellissima festa, come è giusto che sia, per il resto si tratta solo di personaggi che sono nati grazie alla fantasia popolare, che nel tempo li ha plasmati. Sarà per voi, il momento di ricordare che il 25 dicembre non è solo doni e abbuffate, ma anche un modo per ricordare dell’arrivo del neonato divino e, quindi, sarebbe il caso di concentrarsi pure e soprattutto su questo. Ce la faranno e, anzi, avranno un primo motivo per crescere e cambiare, senza perdere entusiasmo nel Natale e nel periodo che lo precede.