Capodanno: anno nuovo, via le cose vecchie

 

Quando scatta la mezzanotte del 31 dicembre, scoppia una vera guerriglia e, negli ultimi tempi, confesso che questa cosa mi preoccupa. Mi chiedo come facevo a restare in giro qualche anno fa, intorno a botti e spari e, come ogni festa che si rispetti, non manca mai nessuno che deve esagerare. Eppure c’è una abitudine che non vedo più da parecchio, ma sono sicura che nei piccoli centri italiani o in alcuni quartieri della grandi città, continuerà ad esistere. Se è vero che il fenomeno che porta a Capodanno a liberarsi delle “cose vecchie” resiste, da decenni, aggiungerei per fortuna, non ho più visto stoviglie rotte per strada. Sono sicura però che si tratta solo di un caso.

Si avete capito bene, tra le tante cose buttar via piatti e bicchieri ormai datati dovrebbe aiutare ad “alleggerirsi” per il nuovo anno ed essere quindi pronti ad accogliere al meglio quello in arrivo con oggetti appena comprati. Certo ora con la crisi economica, meglio conservare anche ciò che non è stato proprio appena acquistato, tuttavia mi ricordo da bambina non solo di aver assistito ad una simile operazione al limite dell’esagerato, ma di aver trovato più volte sotto casa, tanti pezzi frantumati di quello che una volta doveva essere stato un quotidiano servizio da tavola.

Quello che ammiravo allora di queste persone e in fondo adesso non ho cambiato idea, è la costanza: io quando non sopporto più un oggetto o un accessorio, lo butto via senza aspettare la notte di San Silvestro. In un periodo di festa, poi, non ho certo voglia o tempo di fare un inventario delle mie cose e decidere se posso liberarmi di qualcosa che ormai uso da troppo tempo. Curiosità del periodo natalizio, quando tutti sembrano impazziti e vogliono vivere al meglio ogni singolo giorno, con la speranza nel cuore che momenti migliori possano arrivare.

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