Un Natale in Puglia, è di certo stupendo e particolare e tra l’altro, vi garantiamo che vi farà ingrassare. Troppe sono le delizie a tavola ma, oltre alla gastronomia e la visita ai presepi, anche se fa freddo, potreste organizzare un giro di shopping tra negozi tipici, per scoprire le peculiarità della zona. Un esempio su tutti, in questo caso, è dato da Grottaglie, centro principale per la lavorazione della ceramica. La lavorazione è addirittura certificata dal marchio Doc. Ci sono quindi delle produzioni più rustiche e popolari, ma anche di grande pregio. In questo caso siamo di fronte ai cosiddetti “bianchi” realizzati con smalto bianco stannifero e decorati in modo molto semplice.
A tavola poi, se4volete ricordare questa vacanza invernale, non può mancare l’olio extravergine di oliva, tra i prodotti più noti fuori dai confini regionali. Sono quattro addirittura le zone di produzione e tutte hanno ottenuto la certificazione Dop. Ricordiamo, ad esempio, l’Olio Terra di Bari, con le sue varietà come quella “Castel del Monte”. Se vi spingete fino ad Alberobello, ancora, e in tuttal a Valle D’Itria tra le tradizioni locali più antiche e osservate c’è quella artigianale dei fischietti. Noi ne abbiamo preso uno durante un nostro viaggio ed è veramente molto carino. Sono realizzati in terracotta e hanno forme molto diverse, anche se spesso riprendono figure di animali.
Non si tratta di semplici giocattoli, in passato si usavano per pratiche magiche e servivano pure a scacciare spiriti maligni. Nel Salento, soprattutto, si producono oggetti di cartapesta come i pastorelli o la stessa Natività, ma non solo ovviamente. Si tratta di un materiale poverissimo legato al Seicento. I maestri di tale arte realizzavano maschere, statuine del presepe e oggetti sacri e profani che poi vendevano. Lo stesso avveniva per quanto riguardava bambole e giocattoli da collezione.