Il Capodanno: una festa natalizia da ricordare

 

Ho un ricordo di un Capodanno in particolare, non che i precedenti e successivi siano stati meno intensi, ma quello a cavallo tra il 1999 e il 2000 è stato davvero sensazionale. Sono sicura che anche voi avete provato emozioni simili alle mie, per questo ho deciso di raccontarvi la mia esperienza che ancora oggi non riesco a scordare. In quel periodo non mancavo mai ai veglioni di fine anno, perché mi dilettavo a cantare. Negli anni precedenti era stato tutto un divertimento, ma questa volta c’era una certa tensione, palpabile nell’aria. Non mancava, infatti, la solita profezia, come quella di quest’anno che porterebbe la firma dei Maya.

Si perché stava arrivando il 2000 e si diceva che potesse essere pronta la fine dei tempi. A queste cose nessuno vuole credere, però c’è sempre un certo timore, diciamoci la verità. In questo modo, come al solito, è iniziata la serata. Una sfilata di abiti eleganti, ragazze e donne scintillanti e bellissime, pronte a godersi la festa, l’ultima o meno che fosse. Abbuffate, musiche e canti fino alle 23:59, in quel momento mentre tutti brindavano e attendevano il secondo per sorridere e abbracciarsi, mi sono sentita in una sorta di limbo.

Eravamo giunti nell’attimo più temibile, sarebbe finiti il mondo? Per fortuna non accadde nulla e mi ritrovai serena a continuare a intonare il mio pezzo, mentre fuori un frastuono di botti e forse anche spari più intensi del solito, ricordavano che non c’era stata la fine del mondo. Un pò quello che avverrà certamente quest’anno, anche se forse con un pò di sobrietà in più, visto che i tempi sono diversi e si deve, per forza, spendere di meno. Da allora ho cantato di rado per il Capodanno, ma non ho dimenticato quella data e pensandoci ci sorrido su, immaginando quanto ingenua sono stata e quanto, comunque, mi sono divertita.

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