Che cosa provate quando si avvicina il periodo natalizio? Non importa la vostra età, almeno nel mio caso lo spirito è sempre lo stesso e non si è modificato nel corso degli anni. Questo non riguarda una mancata maturità, ma la voglia di sentirsi felici e di trovare uno spirito nuovo. A questo proposito non posso non tornare in dietro con la mente e ricordare la mia prima infanzia. Nessuno mai si è travestito da Babbo Natale per me e credo, purtroppo, di aver capito presto il trucco, ma questo non mi ha sconvolto più di tanto. Sono sempre stata molto coccolata e quello che mi importava era sapere che sotto l’albero avrei trovato tanti doni. Da curiosona quale ero, non era facile farmi una sorpresa. Nascondere il cadeau era impossibile, avrei messo in disordine l’intera casa e avrei cercato di trovarlo. Si sistemava allora insieme agli altri ma ne capivo la forma e alzando piano piano la carta svelavo ben presto il mistero.
La mia è sempre stata una grande famiglia fatta di tanti zii e, di conseguenza, di altrettanti bambini. Il Natale si festeggiava per tutto il periodo della vacanze natalizie e, ogni giorno la festa, con tanto di regali riguardava una casa diversa. Questo spirito di attesa e di profonda gioia mi è rimasto forse anche per questo.
I “Grandi” non sempre capivano che mi interessavano bambole e giocattoli. I parenti mi portavano i tanto odiati vestiti da signorina o oggetti per quando sarei stata grande, mentre io come tutti i piccoli ero assetata di tutto quello che traboccava da negozi di infanzia. Oggi si va al risparmio e certamente non si comprano più tutti questi doni, ma il Natale è rimasto intatto nello spirito. Noi non dobbiamo essere felici per forza, ma sentiamo una forza dentro difficile da raccontare, semplicissima da provare.