L’Epifania, è un pò meno famosa del Natale ma per i bambini resta il giorno in cui arriva la Befana con nuovi regali, se non altro la calza piena di dolciumi o di carbone per i piccoli capricciosi. Si tratta di una festa cristiana che è ricordata il 6 gennaio, dodici giorni dopo il Natale. Riguarda in particolare l’arrivo dei Re Magi alla grotta di Betlemme dove era nato Gesù Bambino, per adorarlo. Si tratta di una parola che ha origini greche e significa “manifestazione”, nel senso di divinità e non è meno importante delle altre festività natalizie, anche se come si suol dire, essendo l’ultima “le porta via”.
Fino a qualche decennio fa, la festa della Befana era molto più sentita, anche se in certo senso è sempre stata l’antagonista di Babbo Natale. Il motivo principale è che sembra essere più severa e pronta a punire chi non si comporta come dovrebbe e, in più, anche il suo aspetto è più sinistro visto che cammina vestita di stracci e a cavallo di una scopa. Nulla a che vedere, insomma, con il rassicurante Babbo Natale. In ogni caso, alla vigilia del sei gennaio ogni bimbo appende la sua calza speranzoso e magari dice qualche preghierina per espiare i suoi ultimi peccatucci.
Si sistemano alle finestre o ai lati del camino per chi lo possiede le calzette e il giorno dopo per magia sono piene. Questo indumento non è stato scelto a caso visto che diventa quasi un comodo sacchetto, ma simboleggia la protezione che è indispensabile per l’inverno.Per i contadini di un tempo che restavano per molto tempo fuori era assolutamente indispensabile. Per quanto riguarda invece i Re Magi, si chiamano Melchiorre, Gaspare e Baldassarre. Secondo il Vangelo di Matteo i Re magi portano in dono a Gesù bambino: Oro, incenso e mirra che hanno un chiaro significato:
- Oro: omaggio alla sua regalità;
- Incenso, omaggio alla sua divinità;
- Mirra, anticipazione della sua futura sofferenza redentrice.