Lo sapete che nel lontano 1978, ci pensò addirittura Gianni Morandi a cantare una canzone dedicata alla Befana? Lei che rispetto a Babbo Natale è meno ricordata, ha avuto l’onore di essere celebrata addirittura non solo da un artista che avrebbe avuto poi lunga carriera ma anche dal presentatore delle ultime due edizioni di Sanremo. La canzone natalizia è inserita negli album Gianni Morandi II e Abbracciamoci. Somiglia molto ad una filastrocca ed è stata scritta da Dossena, Rendine e Viscarelli. In realtà, era la sigla del programma 10 Hertz, andato in onda su RAI 1 dal 18 ottobre 1978 al 5 marzo 1979 e, solo i più grandi lo ricordano, condotto proprio da Morandi. Come in una famosa poesia a tema viene descritta la vecchina che oltre ad essere vestita di stracci, ha anche le scarpe tutte rotte:
La Befana Trulallalà
cantata da Gianni Morandi nel 1978
Trullalà Trullalà Trullalà
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la calza appesa al collo
col carbone, col ferro e l’ottone.
Sulla scopa per volare.
Lei viene dal mare.
Lei viene dal mare.
E la neve scenderà
sui deserti del Maragià
dall’Alaska al Canadà
E partire lei dovrà
e cantando partirà
da ciociara si vestirà
con il sacco arriverà
la bufera vincerà
E cantando trullalà
la Befana arriverà
Trulallà Trullalà Trullalà
Un bambino, grande come un topolino,
si è infilato nel camino
per guardarla da vicino.
Quando arriva la Befana
senza denti
salta, balla, beve il vino.
Poi di nascosto s’ allontana
con la notte appiccicata alla sottana.
E un vento caldo soffierà
sui deserti del Maragià
dall’Alaska al Canadà
Solo una stella brillerà
e seguirla lei dovrà
per volare verso il nord
e la strada è lunga
ma la bufera vincerà
E cantando Trullalà
la Befana se ne va.
E cantando Trullalà
Truallalero Trullalà
Trullalà Trullalà Trullalà