Molti dichiarano di non amare il Natale per via dell’alone di consumismo dal quale questa festività religiosa è ormai inevitabilmente circondata.
In effetti sotto certi aspetti il Natale può essere ormai ricondotto allo stress della corsa ai regali nei grandi e affollati centri commerciali. Eppure è difficile resistergli e non lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera natalizia, unica nel suo genere: chi di voi rinuncia ad addobbare la propria casa o a comprare un pensiero per le persone più care?
Chi non ripensa con aria sognante ai natali della propria infanzia quando ascolta motivetti a festa con sottofondo di campane? Il Natale è una festività carica di simboli e significati e non tutti, al contrario di quanto si potrebbe pensare, sono di origine cristiana: vediamoli più nel dettaglio.
Partiamo proprio da uno degli oggetti più amati di questa festa: nell’immaginario collettivo Natale significa albero. C’è chi lo sceglie finto per ragioni ecologiche o pratiche e chi invece non sa rinunciare all’odore degli aghi di abete. L’albero rappresenta storicamente l’evoluzione della vita: la scelta ricade sull’abete perché sempreverde. Secondo la leggenda invece l’origine dell’albero di Natale si riconduce alla storia di un bambino che, uscito per cercare la legna, si perse nel bosco e passò la notte riparandosi sotto i rami di un grosso albero. La mattina appena sveglio sentì le voci dei compaesani usciti dal villaggio per cercarlo: quando lo trovarono tutti rimasero estasiati nell’ammirare lo spettacolo che il ghiaccio e la neve avevano formato sul grosso abete decorandolo festosamente. Da allora l’abete addobbato fu scelto come simbolo di addobbo delle feste invernali.
L’albero di Natale viene illuminato perché simbolicamente contiene la luce della saggezza e della fiamma sacra che ogni essere umano custodisce dentro di sè: con gli anni alle candele sono state sostituiti i fili di lucine elettriche. La stella sulla punta rappresenta la meta finale.
In realtà tutta la festività natalizia è legata al concetto di luce: non tutti infatti sanno che, ancora prima dell’avvento del cristianesimo, il Natale veniva festeggiato, sempre il 25 Dicembre, come festa pagana. Esso corrispondeva esattamente alla festa della divinità del sole, chiamata con nomi diversi nella varie culture. Più strettamente legato alla religione cristiana è invece naturalmente il presepe, che rappresenta proprio il momento della natività. Ricollocare esattamente le origini del presepe però non è semplice: i primi esempi sono stati rinvenuti in alcune catacombe romane.
Il presepe vivente invece pare essere stata idea di San Francesco D’Assisi: questo è quello che viene rappresentato anche in un famoso dipinto di Giotto. La diffusione a livello popolare del presepe viene invece registrata intorno al 1800. Oggi nonostante nelle case si preferisca l’albero, sono moltissime le località che realizzano presepi tradizionali o originali.