Questa favola di origine araba non racconta del 25 dicembre, ma dei vizi degli esseri umani, quegli stessi che in un periodo di rinnovamento come il Natale, andrebbero tenuti sotto controllo. Ecco perchè noi ve la riportiamo proprio pensando al Natale:
C’era una volta una tribù berbera, che viveva in mezzo alle montagne, chiamata Beni Shahih che significa Figli dell’Avarizia. In effetti, i componenti della tribù erano conosciuti da tutti per la loro taccagneria. I viandanti che si dovevano fermare a riposare nel loro villaggio, sapevano già che sarebbe stato loro offerto solo un pó di siero di latte allungato con acqua, beveraggio che di solito si dà ai cani.
Un giorno, un uomo della tribù, stanco di essere preso in giro con la sua gente per l’avarizia, pensò di dover liberare il villaggio da questa cattiva fama, riflettè a lungo e alla fine gli venne un’idea. Il giorno di mercato si recò sulla piazza, convocò a gran voce tutto il paese e disse: ” É vergognoso che tutti ci considerino avari, dobbiamo cambiare e dare agli altri una prova di generosità e ospitalità “. Le sue parole furono accolte con entusiasmo e tutti chiesero che cosa dovessero fare. L’uomo disse: ” Ognuno di noi, domani mattina, porterà un otre di ottimo siero con il quale riempiremo questa cisterna, cosi gli stranieri assetati che si troveranno a passare di qui, potranno bere invece dell’acqua dell’ottimo siero di latte. La notizia circolerà di paese in paese e tutti ci loderanno per la nostra generosità “. I presenti furono d’accordo e decisero di trovarsi la mattina seguente per riempire la cisterna. A casa però, ognuno riempì il proprio otre d’acqua, senza farne parola agli altri, in quanto ognuno pensò che in una cisterna piena di latte nessuno si sarebbe accorto di un pó d’acqua versata.
La mattina seguente tutto il villaggio si trovò intorno alla cisterna, ma questa era completamente vuota e nessuno voleva iniziare a riempirla. Alla fine uno degli uomini disse: ” Scommetto che i vostri otri sono pieni d’acqua “. E gli altri replicarono: ” E noi scommettiamo che anche il tuo otre contiene solo acqua! “. Tutti scoppiarono in una risata e si resero conto di quanto sia difficile cambiare il proprio carattere.