Con il Natale c’è sempre da imparare qualcosa, perchè mentre noi siamo tutti presi fondamentalmente da quattro cose, auguri agli amici, regali, albero di Natale e pranzo del 25 dicembre, in effetti in Italia come all’estero esistono tutta una serie di tradizioni che non vanno ignorate. Un elemento essenziale della preparazione della festa, anche a livello spirituale, ci arriva direttamente dalle aree più fredde, in particolare dai Paesi germanici e scandinavi. Si tratta dell’acquisto o meglio della preparazione in casa della corona di benvenuto o buon augurio e deriva da un’antica tradizione pre-cristiana, in pratica pagana, ma poi è stata accettata pure dalla chiesa. Oggi si vede ovunque e regala un senso di pace e allegria incredibile. Si può creare pure con composizioni fresche in articolare se avete un giardino e riempirà oltre che la vostra giornata pure il vostro cuore.
Nel Nord Europa, poi, non esiste proprio casa, chiesa o luogo pubblico dove non si faccia a gara per esporre il più bello. Nei tempi più antichi, addirittura si usava una corona di foglie sempreverdi che rappresentava la speranza di una rinascita e anche se oggi pochi ne conoscono la vera simbologia, non rinunciano comunque ad una tradizione più radicata di quello che sembri. Nei decenni e poi nei secoli, è diventata una corona di rami di abete ornata da quattro candele, simboleggianti le quattro settimane che precedono il Natale, il cosiddetto periodo dell’Avvento.
Chi vuole seguire alla lettera l’origine della Corona dell’Avvento deve inserire delle candele viola che vengono accese una ogni domenica di Avvento fino alla sera di Natale. In quella occasione indicano il risorgere della luce. Nello specifico ognuna ha un preciso significato e così c’è quella di Betlemme, quella dei pastori, quella dei profeti e quella degli angeli. Romantica abitudine o una simpatica alternativa: comunque preferite vederla il Natale è sempre una festa bellissima.