I Re Magi e i dolci di Natale

 

Il sei gennaio si festeggia ancora oggi l’Epifania ed è un giorno noto anche per l’arrivo dei tre Re Magi che con tanto ardore cercarono la grotta dove era nato Gesù Bambino per portargli oro, incenso e mirra. Per l’occasione nei secoli si è dato vita a molte consuetudini e leggende in merito all’evento e sono sorte delle tradizioni alcune delle quali rispettate ancora oggi. Un esempio su tutti, a tal proposito è quello legato all’usanza di eleggere il re della giornata. L’occasione era fornita dalla festa in cui si mangiava a sazietà e anche ai poveri era concesso di riempire i loro stomaci.

Già nel X secolo tale uso interessava la Francia e poi anche l’Olanda e il Belgio intorno al 1281. Ancora,  un secolo dopo la “moda” conquistò pure la corte inglese. Ancora oggi in molti posti del mondo, si usa preparare un Dolce dei Re Magi che nel tempo si è ampiamente modificato. In passato, quindi, in Olanda si confezionavano le cialde, i dolci sfoglia e torte, mentre in Francia si preparavano delle buonissime ciambelle.

 

Non pensate che la Svizzera rimanesse fuori e infatti qui si preparava un pezzo di pasta lievitata di forma rotonda intorno al quale e ancora oggi vi si dispongono 5 o 6 sfere più piccole della stessa pasta in ognuna delle quali si introduce una figurina di porcellana o di altro materiale. Chi ha la fortuna di trovarlo, diventa re e via via acquisisce anche titoli più bassi come principe o ministro. Quando l’impasto è pronto e si dovrebbe passare alla cottura, vi si aggiungono mandorle o nocciole e granella di zucchero. I più fantasiosi e rispettosi della tradizione, poi. introducono  nel dolce un fagiolo od una fava oppure una moneta. Ognuno di questi elementi ha il carattere di portafortuna. Il Natale insomma porta sempre tante novità e tra vecchio e nuovo ci si diverte sempre moltissimo.

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